8.03.2011

La Sindrome da Jet Lag

Si chiama “Jet Lag Syndrome” o Sindrome da volo transmeridiano: il jet lag, insomma... che i frequentatori abituali degli aeroporti internazionali conoscono molto bene.
Si tratta del disturbo causato dallo spostamento molto rapido tra due luoghi che hanno un fuso orario diverso tra loro: questo provoca una alterazione del ritmo circadiano di sonno-veglia.

Maggiore è la distanza e lo scarto di ore, più evidente è la difficoltà dell'organismo ad adattarsi immediatamente al cambiamento. E' come se il nostro orologio interiore andasse “fuori sinc”: si trova de-sincronizzato rispetto all'orario che troverà a destinazione del viaggio, perché il volo aereo così veloce modifica le condizioni e il ritmo di buio e di luce a cui è abituato normalmente.

Di fatto, il Jet Lag è una reazione fisiologica del corpo a un fenomeno che naturale non è: viaggiare da un continente all'altro in sole 6/8 ore, se ci pensiamo, rappresenta una conquista molto recente della storia dell'uomo e, di certo, non si può dire che rientri nei parametri consentiti dalla natura per lo spostamento. Ed è un disturbo sempre più diffuso, visto che sempre più persone al mondo usano l'aereo per lunghi tratti.

La Sindrome da Jet Lag raggruppa dunque un insieme di sintomi di malessere: difficoltà ad addormentarsi e insonnia, difficoltà di concentrazione, affaticamento durante le ore di luce, irritabilità, una leggera sensazione di depressione, disturbi viscero-vegetativi (tachicardia, problemi intestinali eccetera).
Molto spesso, si manifesta dal secondo giorno in poi e dura 2/3 giorni (anche se nei viaggi verso est e nelle persone più sensibili può durare anche 6 o 7 giorni).
L'età è una variabile importante, perché più l'organismo è giovane e più è reattivo e capace, quindi, di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, anche bruschi, di luce, tempo e spazio. Per questo motivo il Jet Lag - pur manifestandosi anche nelle persone giovani - diventa spesso un disturbo invalidante soprattutto per gli individui dai 50 anni in su.

Non c'è un rimedio al Jet Lag valido per tutti, perché la reazione ai viaggi transmeridiani è molto soggettiva. In generale, comunque, si consiglia di:
- se la permanenza nella nuova località è di lunga durata, lasciare che l'organismo si abitui naturalmente al nuovo ritmo luce-buio, finché non ci si trova di nuovo sincronizzati.
- se è necessario adattarsi subito al nuovo ritmo luce-buio invece può essere utile assumere - fin da quando si è in viaggio – la melatonina, che è un regolatore naturale del ritmo circadiano.
- cercate di dormire durante il volo, se all'arrivo vi attende la giornata piena. Al contrario, cercate di resistere al sonno anche se siete stanchi, se ciò che troverete all'arrivo è la notte.
- partite riposati. Il viaggio comporta stress fisico e mentale e se siete in forma, supererete meglio anche il malessere del Jet Lag.
- se possibile, cercate di anticipare il cambiamento di ritmo luce-buio anche prima del volo: fino a due giorni prima della partenza, spostate gradualmente gli orari di sonno e veglia per meglio adattarli a quelli che troverete nella località che vi attende.

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