1.14.2011

Inquinamento: depura l'aria di casa


L’attenzione è sempre molto alta riguardo all’inquinamento atmosferico: soprattutto chi vive in città si preoccupa dello smog che può entrare dalle finestre. Ma spesso, così, si sottovalutata l’inquinamento indoor, quello domestico. Proprio così: anche tra le sicure pareti di casa si annidano fonti inquinanti, da non sottovalutare.

Pensiamo, per esempio, ai detergenti usati per le normali pulizie: si tratta di sostanze chimiche, che rilasciano nell’aria particelle non completamente salutari. E poi le vernici e i collanti utilizzati per la posa dei pavimenti, gli infissi, la tappezzeria, anche alcuni tipi di mobili (quelli in truciolato), tendono a rilasciare nell’aria vapori dannosi per la salute. Per non parlare di chi ha la pessima abitudine di fumare nella propria abitazione.

Un gruppo di ricercatori statunitensi ha riscontrato come la permanenza per lungo tempo in ambienti chiusi inquinati possa determinare veri e propri problemi di salute, come pruriti cutanei, secchezza delle vie aeree, arrossamento degli occhi e altri sintomi, tutti compresi nella cosiddetta “sindrome dell’edificio malsano” (sick building syndrome).

Come difendersi? Per chi sta scegliendo la casa o la sta rinnovando, il consiglio è quello di rivolgersi a un bioarchitetto per scegliere i materiali e i mobili più sani. Ma per tutti coloro che non posso fare cambiamenti così radicali possono già essere molto utili alcuni semplici accorgimenti: evitare di fumare, per lo meno in casa, dove il fumo tende poi a ristagnare e utilizzare detergenti il più possibile naturali.

Un grande aiuto può arrivare dalle piante di appartamento. Alcune sono dei veri e propri “assorbi-veleni”: il tronchetto della felicità (nota anche come dracena massangeana), per esempio, assorbe la formaldeide (rilasciata dai mobili in truciolato), e contrasta anche fumo di sigaretta e monossido di carbonio. Il ficus beniamino, invece, depura l’aria da fumo, trielina, benzene, tricloroetilene, ammoniaca, xilene, toluene, e odori sgradevoli.

È fondamentale, inoltre, aerare i locali con una certa frequenza, e anche d’inverno: in questa stagione c’è il riscaldamento, che tende a seccare l’aria e rende più vulnerabile agli attacchi esterni. Inoltre, il ristagno della stessa aria favorisce l’accumulo di germi.

Il ricambio permette di eliminare le particelle di fumo e polvere e di immettere nelle stanze aria ricca di ossigeno: si consiglia di aprire le finestre più volte al giorno (al mattino, a metà giornata e prima di andare a letto, almeno per 10 minuti. Se, poi, c’è un bel sole, è bene lasciare entrare i suoi raggi ultravioletti, molto importanti perché sono in grado di sterilizzare l’aria.

Se, però, le finestre danno su una zona molto trafficata, oltre a evitare di aerare proprio nell’ora di punta, è bene sfruttare anche un depuratore domestico: quelli più moderni, oltre a filtrare la polvere, sono dotati di tecnologiche che, sfruttando gli ultravioletti, permettono di purificare l’ambiente anche da molti germi.

Se possibile, meglio preferire i modelli dotati di ionizzatore, un apparecchio che carica l’aria di ioni negativi e la libera nell’ambiente. Gli ioni negativi, presenti abbondantemente in natura per esempio vicino alle cascate, sembrano, secondo numerosi studi, offrire notevoli benefici. L'effetto primario é quello di eliminare fumi, polveri ed eventuali sostanze tossiche che inquinano l'aria, ma pare siano efficaci anche contro ansia, stress e tensioni.

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