3.21.2011

Allergie: arrivano i pollini, qualche strategia di difesa

Sbocciano i fiori, il tempo si fa mite, le giornate cominciano ad allungarsi: la primavera è sempre più vicina e per milioni di italiani questo significa fare i conti con l’attacco dei pollini, che rappresentano il principale allergene: ben il 50% delle forme allergiche respiratorie, infatti, è causato dal polline prodotto dalle piante durante la fioritura che, proprio per le dimensioni molto ridotte, riesce a raggiungere anche i bronchi.

Il periodo più a rischio è compreso tra i mesi di marzo e settembre, con una punta massima in aprile e maggio: è in questo lasso di tempo, e soprattutto nelle ore centrali della giornata, che i soggetti allergici avvertono più intensamente i disturbi.
Bisogna, però, tener conto anche del fatto che la fioritura delle piante è influenzata da fattori climatici, come l’umidità, l’intensità delle piogge, il freddo. Ad esempio in montagna le graminacee fioriscono in ritardo, verso agosto-settembre (ma per chi è allergico alla parietaria invece il soggiorno in montagna è l’ideale perché questa pianta non cresce oltre i 1000 metri).

Scoprire a quale polline si è allergici è necessario per individuare il periodo di fioritura e anche i luoghi più a rischio (ad esempio nel Mezzogiorno è diffusa soprattutto la parietaria, mentre al nord le Graminacee).  Per conoscere i  movimenti dei pollini nella zona in cui si vive è possibile usare i bollettini pollinici gratuiti online, che forniscono i dati di concentrazione dei pollini di tutte le piante allergiche presenti sul territorio nazionale, a seconda dell’area di interesse, a cadenza settimanale.

Per gli allergici, infine, è bene anche far propri alcuni semplici accorgimenti, durante il periodo della fioritura.
Prima di tutto ricordate che le concentrazioni di pollini sono maggiori nelle giornate ventose e soleggiate e calano con la pioggia. Inoltre, il picco generale di pollinazione avviene tra le 10 e le 16: in questo momento della giornata tenete chiuse le finestre e i finestrini dell’auto ed evitate attività all’aperto, soprattutto passeggiate in campagna.

Quando rientrate a casa, è meglio fare rapidamente una doccia, lavarsi i capelli e cambiare i vestiti per eliminare i pollini attaccatisi nel corso della giornata evitando così l’esposizione notturna.
Non stendete le lenzuola all’aperto, sempre per evitare che raccolgano pollini.
Avete animali domestici? Teneteli sempre fuori o sempre in casa, per evitare che il polline possa attaccarsi al pelo ed essere portato nell’abitazione.

Può essere utile purificare l'aria di casa con gli ionizzatori: quelli di ultima generazione, ionizzano l'aria in maniera selettiva (emettendo solo ioni negativi) senza produrre ozono: si formano così aggregati molecolari che, grazie all'aumento di volume e alla maggiore reattività, favoriscono il deposito delle particelle disperse nell'aria: spore, virus, batteri, muffe, pollini.
Esistono in commercio anche versioni di ionizzatori "portatili", da portare al collo, che con un raggio d'azione di 40-50 cm, aiutano a mantenere l'aria intorno al viso più pura da sostanze irritanti.

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