12.28.2011

Trucco e parrucco per il capodanno 2012

Per questo capodanno 2012, l’imperativo è stupire, ma con classe, senza eccessi, sia per quanto riguarda l’abbigliamento, sia “trucco e parrucco”.
Il make up deve essere rigorosamente sofisticato, scuro e con un accenno di luce. No ai colori troppo eccentrici, come l’azzurro, il rosa o il viola, sì alle cromie delle notte, come il blu, il nero o il grigio fumo, che regalano uno sguardo intenso, senza cadute di stile.

Per gli occhi meglio puntare sull’effetto “smoky”, utilizzando l’ombretto, nero, blu o grigio sulle palpebre, e un generoso strato di mascara sulle ciglia, superiori e inferiori. Il segreto è distribuire l’ombretto in modo graduale, più chiaro verso le sopracciglia e più scuro verso le ciglia. L’ultimo tocco di luce si può ottenere con polvere glitter oro, bronzo o argento alle estremità esterne delle palpebre. Per le più audaci, sono ottime le ciglia finte.
Sulle labbra si può optare per un colore naturale, da ottenere con un leggero velo di gloss trasparente.

Anche l’acconciatura deve essere in linea con il trucco, chic, mai banale e senza esagerazioni. Per arricchire i capelli corti, si può osare con gli accessori, dai cappelli, ai cerchietti, fino ai fermagli preziosi, alle velette di design, ai fiori e alle piume. No alle acconciature troppo gonfie o geometriche, ai ciuffi troppo disordinati, dall’effetto “punk”, sì al look dagli accenti “bon ton” e retrò.

Per i capelli lunghi meglio puntare su raccolti semplici e ricercati, come lo chignon basso e laterale, con ciuffi ordinati o ondulati, in stile anni ’30. No alle “banane” da casalinga anni ’50, sì alle code pulite, basse e ordinate. Per le fanatiche dei “capelli al vento” che, in ogni occasione, non sanno proprio rinunciare alla chioma sciolta, si possono scegliere acconciature morbide e naturali, come i boccoli appena accennati sulle punte

12.16.2011

Sport invernali: lo sci di fondo

Inverno, per gli amanti della montagna e della neve, significa, molto spesso, anche sport sulle piste innevate.
Tra le discipline invernali più amate c’è sicuramente lo sci di fondo, sport di volontà, concentrazione, tecnica, ma anche di allenamento e potenza muscolare.
Una gran bella attività in cui dilettarsi nelle assolate giornate invernali in montagna, che promette molti vantaggi, ma che nasconde anche qualche insidia.

E’ uno sport da praticare all’aria aperta, che permette di respirare “a pieni polmoni” tutto il fascino della montagna, delle piste innevate.
Tonifica la maggior parte dei distretti muscolari, da quelli degli arti superiori, come braccia e spalle, passando per schiena e addome, fino a glutei, cosce e polpacci.
Snellisce la figura, consentendo di bruciare una buona dose di calorie (circa 400 kcal per un’ora di sci di fondo), e di smaltire chili e accumuli adiposi in eccesso.
Migliora la capacità di resistenza e di concentrazione e garantisce, infine, un benefico allenamento sia all’apparato respiratorio, sia al sistema cardiovascolare, aiutando anche a tenere sotto controllo la pressione arteriosa.

E’, però, una disciplina molto faticosa, che richiede un notevole sforzo a gran parte dei muscoli corporei. Presuppone, inoltre, un’adeguata preparazione fisica, per evitare rischi, come traumi a carico dei muscoli o delle articolazioni; è importante cominciare gradualmente, dopo almeno 4-5 settimane di allenamento mirato in palestra, e dedicare qualche minuto prima di ogni sessione di sci di fondo, ad alcuni esercizi di stretching.
E’ sconsigliato a chi soffre di disturbi alla schiena o alle articolazioni, perché le sollecitazioni continue potrebbero essere dannose. Infine, per praticare lo sci di fondo ci vuole passione vera, per lo sport, la montagna e anche per il freddo, che spesso rischia di essere davvero “pungente”.

12.12.2011

Le tisane migliori per affrontare l’inverno

Corroboranti, calde, dissetanti e rilassanti, ma non solo: le tisane offerte dalla natura garantiscono il giusto mix di sapore, effetti benefici per l’organismo e il relax.
Per la stagione fredda, le tisane più indicate sono quelle utili per tenere sotto controllo i tipici disturbi da raffreddamento, come febbre, tosse & co.

Tisana al salice bianco: perfetta per prevenire i primi sintomi influenzali e la febbre, grazie all’azione antinfiammatoria, antipiretica e analgesica; si prepara mettendo in infusione 2 cucchiai di corteccia in 200 ml di acqua bollente.

Tisana al timo: ottima contro tosse, mal di gola e raffreddore, è disinfettante, antibatterica e antinfettiva; mettere in infusione 5 g di erbe di timo essiccate in 200 ml di acqua bollente.

Tisana all’efedra: le sue proprietà decongestionanti e antinfiammatorie la rendono l’ideale per liberare il naso e le vie respiratorie; bastano 3 cucchiai di fiori e foglie essiccati e 200 ml di acqua.

Tisana alla rosa canina: immunostimolante, antidolorifica e antinfiammatoria, è un vero toccasana per le difese immunitarie; si prepara lasciando in infusione 5 g di bacche essiccate in 200 ml di acqua bollente.

Tisana al ribes nero: è una soluzione antiflogistica, un vero antinfiammatorio e antistaminico naturale, utile contro raffreddore e naso chiuso; per la preparazione sono sufficienti 10 g di foglie essiccate di ribes nero e 200 ml di acqua bollente.

Tisana alla malva: espettorante, fluidificante e antinfiammatoria, è la bevanda invernale perfetta contro tosse e mal di gola; si prepara lasciando in infusione 15 g di foglie e fiori di malva in 200 ml di acqua bollente.

12.09.2011

Gli esercizi per migliorare l’agilità

Il fitness e lo sport non servono solo per sviluppare la muscolatura e ridurre la massa grassa. Con la giusta dose di movimento e, soprattutto, con gli esercizi “ad hoc”, è possibile anche “allenare” una dote importante, l’agilità.
E’ proprio questa facoltà a consentire gesti veloci e precisi, a supportare movimenti coordinati ed elastici, mantenendo un perfetto equilibrio.

Insomma: più agili è meglio.
Ecco cinque semplici esercizi, utili per ottenere una percezione migliore del proprio corpo, garantire mobilità alle articolazioni e migliorare equilibrio e velocità.
  1. A quattro zampe, i gomiti sono appoggiati a terra, la gamba sollevata e il ginocchio è piegato; con la mano opposta, cercare di afferrare il polpaccio. Mantenere la posizione per una decina di secondi, per poi ripetere dall’altra parte, 10 volte per lato.
  2. In piedi, fissare un punto sulla parete antistante; senza perdere il contatto visivo con il punto prescelto, salire e scendere stando sulla punta dei piedi. Ripetere due serie da 15 esercizi.
  3. Con gli occhi chiusi, correre sul posto, cercando di toccare il sedere con i talloni; contemporaneamente, fare delle circonduzioni, in avanti con il braccio destro e indietro con il sinistro. Invertire la circonduzione delle braccia; ripetere per due minuti in entrambi i sensi.
  4. Dopo aver disposto sul terreno quattro asticelle, a distanza di circa un metro l’una dall’altra, posizionarsi di fronte alla prima e scavalcarla con un piccolo balzo a piedi pari, portando contemporaneamente le braccia in alto. Ripetere il percorso 10 volte.
  5. In piedi, con le braccia protese in avanti, staccare i talloni da terra, appoggiandosi solo sulle punte; da questa posizione portare la gamba e il braccio sinistro verso l’esterno, per poi tornare, senza appoggiare i talloni. Fare 2 serie da 15 ripetizioni per gamba.

12.07.2011

Massaggi del cuoio capelluto per chiome lucenti e folte

Stimolare efficacemente il cuoio capelluto, rinvigorire la chioma, eliminando anche stress e tensioni, soprattutto in questo periodo di transizione stagionale, in modo facile e veloce?
Possibile, con il massaggio del cuoio capelluto, basta imparare le mosse principali e il gioco è fatto.

Parole d’ordine calma e pazienza: il massaggio giusto da fare alla testa, per favorire la circolazione sanguigna del cuoio capelluto, la crescita dei capelli, eliminare stress e tensioni, è fatto di movimenti lenti e profondi. Si parte dalla nuca, per poi risalire con i polpastrelli di indice, medio e pollice di entrambe le mani fino alla fronte e alle tempie, con un massaggio circolare, delicato, ma intenso e deciso.

Massaggiare in questo modo il sottile strato di pelle e muscoli che ricoprono la testa significa stimolare positivamente il microcircolo, favorendo l’irrorazione sanguigna, contrastando la caduta dei capelli, migliorandone il tono, contrastando piccole e grandi tensioni, prevenendo la comparsa del mal di testa.

Le mani, i polpastrelli delle dita sono ottimi alleati quando si tratta di massaggi al cuoio capelluto, ma per i più pigri ed esigenti, la tecnologia propone soluzioni davvero innovative e altrettanto efficaci. L’ultimo ritrovato è una spazzola per capelli con luce LED e massaggio a vibrazione, in grado di riattivare la circolazione sanguigna, garantendo ai bulbi piliferi, indispensabili per capelli più lucidi, sani e folti, la spinta perfetta. Bastano alcune spazzolate per massaggiare il cuoio capelluto e rinvigorire la chioma.

12.06.2011

Proteggere la pelle e nascondere la couperose

Uno dei nemici più insidiosi della pelle è la couperose, un inestetismo legato alla cattiva circolazione superficiale, caratterizzato da arrossamenti, localizzati soprattutto sul viso.
Decisamente poco piacevole da vedere e da mostrare: in caso di couperose, la strategia migliore per riuscire a conviverci prevede alcune regole di prevenzione e protezione, ma anche una buona dose di trucco per mascherare le caratteristiche macchie rossastre.

Per evitare di peggiorare il problema, meglio tenersi alla larga dal principale fattore di rischio, le temperature troppo basse o troppo alte, il caldo e il freddo, declinate nella varie forme atmosferiche possibili, come il sole cocente estivo o il vento gelido invernale.
Allo scopo, è importante proteggere sempre la pelle del viso con un generoso strato di crema idratante, dotata anche di fattore protettivo, contro i raggi del sole e gli altri fenomeni atmosferici.
Utili, contro la couperose, da scegliere su consiglio del medico e del farmacista, anche le creme attenuanti, dal potere antinfiammatorio, solitamente a base di vitamina C e zinco.

La seconda mossa, dopo la protezione, prevede il trucco. Il make-up è il migliore alleato per dare alla pelle un aspetto più uniforme e piacevole, eliminando imperfezioni e macchie.
Per “mimetizzare” al meglio il rossore da couperose, meglio stendere sul viso il correttore, una crema coprente dai toni del verde, in grado di contrastare la cromia rossastra dei capillari, per poi passare al fondotinta, da scegliere in base al proprio incarnato, dai toni naturali.
Il tocco finale è la cipria in polvere, che dona al viso un effetto ancora più omogeneo e naturale, togliendo anche l’eventuale lucidità del fondotinta.

12.03.2011

Ginnastica con l'attrezzo "Bosu"

L’ultima tendenza del fitness si può riassumere in una parola, di quattro lettere: Bosu, cioè “both sides up”, un allenamento divertente e dall’efficacia garantita.
La protagonista assoluta è una pedana circolare di circa 50-62 centimetri, con una base piatta e una cupola di gomma morbida, sulla quale effettuare gli esercizi e dalla quale la disciplina prende il nome.
Il Bosu è un’attività fisica completa, un allenamento a 360°, che agisce positivamente sul tono muscolare, ma anche sulla postura e i fasci neuromuscolari.

È proprio la conformazione della pedana a fare la differenza. Se viene usata con la base piatta appoggiata sul pavimento, obbliga a fare esercizi su una superficie morbida, ben diversa dal rigido e comune step: questo permette di effettuare gli esercizi senza sollecitare eccessivamente le articolazioni e riducendo il rischio di possibili microtraumi.

Utilizzando, invece, il Bosu al contrario, cioè con la cupola morbida appoggiata a terra, è possibile svolgere un’attività di tonificazione muscolare isometrica, cioè basata sul mantenimento di determinate posizioni sulla pedana e non sul movimento: la pratica sulla cupola richiede massima capacità di equilibrio e una postura corretta, quindi si allena anche la “propriocettività”, cioè la capacità del corpo umano di mantenere l'equilibrio, attraverso movimenti, contrazioni e rilassamento.

Completo e mai uguale a se stesso, il Bosu ha mille sfaccettature, programmi di attività ed esercizi adatti a ogni esigenza (addominali, piegamenti, flessioni), da modulare, sia in termini di intensità, sia in termini di modalità, in base all’obiettivo da raggiungere

12.02.2011

Tante idee regalo per un Natale di benessere


Natale alle porte e la lista dei regali ancora da fare, ma, soprattutto, da pensare, si allunga. Per i più ritardatari e poveri di idee, ecco qualche suggerimento interessante, per un Natale 2011 all’insegna del benessere.
Per i più freddolosi.
Le temperature rigide suggeriscono idee regalo su misura per amici e parenti più freddolosi.
Perfette allo scopo, le borse dell’acqua calda più trendy, custodite in preziosi sacchi di lana o cashmere tricot, gli scaldapiedi in fibre naturali, i cuscini termoriscaldanti, alleati del relax, contro le contratture muscolari e i fastidi articolari, ma anche i peluche termici, pensati per i più piccoli, per riscaldare lettini e passeggini con un simpatico amico tutto da coccolare.
Per regalare un tocco di natura.
Un pacco dono natalizio, utile e profumato, potrebbe avere come protagonisti la lampada per l’aromaterapia e gli olii essenziali, veri toccasana contro molti disturbi da raffreddamento, tipici della stagione invernale, ma anche profumi per l’ambiente, completi di diffusori, dal design sempre più moderno.
Per i più sportivi.
Se il destinatario del regalo è un vero amante dello sport, soprattutto all’aria aperta, meglio puntare sugli accessori per la corsa e il fitness.
Il cardiofrequenzimetro e il contapassi accompagnano e “misurano” ogni sforzo durante il jogging, tenendo sotto controllo il battito cardiaco.
Il Jumper Togu, invece, è un attrezzo per il fitness dai mille volti e dalle altrettante funzionalità: ottimo per la postura, per allenare gli addominali, ma anche per tonificare i muscoli delle gambe e dei glutei.
Per regalare bellezza e benessere.
Sono utili e sempre graditi, tutti i regali per la bellezza e il benessere, come bagnoschiuma, detergenti, creme corpo, viso, mani e piedi.
Un’alternativa sono i set per la manicure e la pedicure, da arricchire con altri accessori di moda, come gli smalti colorati.
Le mascherine da notte refrigeranti sono un’idea nuova: ottime le versioni in tessuto dai colori più disparati e dalle fantasie più sofisticate, ma anche quelle con l’aggiunta di aloe vera, un vegetale dalle proprietà antinfiammatorie benefiche.

11.30.2011

Capelli: prevenire i danni da cloro in piscina

L’estate è un ricordo, ma c’è chi nella stagione fredda ama tenersi in forma non in palestra, ma in piscina, complici i tanti benefici degli sport acquatici.
Però se nuoto e spinning in piscina sono veri alleati della linea e della salute, non lo sono dei capelli: le continue immersioni nelle vasche ricche di cloro rischiano di avere effetti collaterali spiacevoli sulla chioma, mettendone a dura prova salute, lucentezza e colore.

Il primo consiglio per chi ama nuotare in piscina è di utilizzare sempre una cuffia in materiale plastico, che protegge la capigliatura dall’aggressione del cloro. La protezione della cuffia è utile, ma non sufficiente, quindi, meglio sfruttare altri preziosi alleati della salute della chioma fuori dalla piscina.

Innanzitutto lo shampoo: dopo ogni bagno in piscina, è fondamentale detergere con attenzione i capelli, preferendo uno shampoo idratante e delicato, con il ph neutro, non troppo schiumogeno e molto idratante; ottimo il detergente a base di semi di lino, naturale, non aggressivo, dalle spiccate proprietà idratanti ed emollienti.

Il passo successivo dopo lo shampoo, per proteggere la chioma dalle insidie dell’acqua e del cloro è il balsamo, che dovrebbe essere ristrutturante, a base di proteine della seta e di collagene, validi alleati per ricostruire e rinforzare il fusto del capello, per prevenire doppie punte e fratture.

Oltre a shampoo e balsamo, una volta la settimana, i capelli meritano un’attenzione ulteriore, la maschera, che dovrebbe essere idratante e rinvigorente. Ottimi i preparati a base di olio di mandorle dolci, di borraggine e arancio dolce, nutrienti, ammorbidenti e illuminanti; da lasciare in posa sui capelli per circa 15-20 minuti e poi risciacquare con abbondante acqua fredda.

11.24.2011

Come accudire un bambino ammalato

Piccoli ammalati e mamme sull’orlo di una crisi di nervi?
Con l’abbassamento delle temperature e l’autunno che scivola a grandi passi verso l’inverno, questo è un “quadretto” casalingo piuttosto frequente.
Mamme ansiose e indaffarate, però, niente panico, per accudire al meglio il bimbo quando si ammala, basta seguire alcuni consigli utili. Oltre alle cure prescritte dal pediatra, è importante dare ai bimbi malati il massimo delle attenzioni possibili, senza soffocarli, e soprattutto intrattenerli, allontanando la noia e rendendo la loro convalescenza più sopportabile.

La scelta per occupare le giornate dei piccoli malati dovrebbe ricadere su giochi divertenti, ma non troppo “scatenati”, che li tengano occupati, ma che non li facciano stancare troppo. Via libera alla fantasia, con i puzzle fai da te: basta realizzare un disegno su un cartoncino, colorarlo e poi ritagliarlo a pezzetti irregolari, da sparpagliare e ricomporre. Ottimi anche tutti i giochi in scatola, le carte, i libri da colorare e quelli illustrati, da leggere insieme.

I giochi per intrattenerlo, le parole e le coccole giuste per rassicurarlo: il bambino, soprattutto quando è ammalato, è fragile e bisognoso di affetto.
Mamma e papà dovrebbero essere molto presenti, rispondere alle sue necessità, condividere con lui i momenti di gioco e rispondere ai suoi dubbi in merito alla malattia, senza spazientirsi o farlo sentire un peso. Da evitare anche l’eccessiva apprensione, perché il piccolo la percepisce e rischia di risentirne, agitandosi ulteriormente.

Ottimi alleati, infine, i pupazzi termici da riscaldare nel forno microonde o in quello tradizionale, che possono diventare teneri amici per il piccolo: durante le giornate trascorse a letto, sono simpatici compagni di giochi, che possono trasformarsi in una calda compagnia tutta da coccolare. Le loro imbottiture, in miglio naturale con una miscela di erbe aromatiche, assicurano infatti un’azione calmante e rilassante.

11.22.2011

Sauna: una sana abitudine per la stagione fredda

Con l'arrivo della stagione fredda si torna a gradire il caldo della sauna, una pratica che, se ben tollerata, agisce su più fronti:
  • ottima per dare una sferzata al nostro sistema immunitario
  • é un trattamento di bellezza per il corpo e per la pelle
  • aiuta combattere la svogliatezza e la depressione tipica stagionale.
Saune regolari con passaggi finali in doccia o bagno freddo, rafforzano le difese immunitarie per combattere batteri e virus influenzali, ed abituano il corpo al cambio di temperatura invernale per si prevengono così da raffreddamento.

E' essenziale praticare il cambio di temperatura per massimizzare gli effetti della sauna!
Chi preferisce calarsi nelle apposite vasche con acqua fredda, chi fa una doccia fredda, ma è consigliata anche una sosta all'aperto se la temperatura è sufficientemente bassa.
Il calore della sauna stimola l'apparato neurovegetativo: i vasi sanguigni si espandono, la muscolatura si rilassa; il successivo raffreddamento è una potente ginnastica per i vasi sanguigni e di riflesso sulla muscolatura.

La pratica della "ventilazione" è, per chi la sopporta, un'ulteriore piacere della sauna.
Viene versata una buona dose di acqua mista ad oli essenziali direttamente sui sassi refrattari e fatta circolare con un asciugamano ventilando l'aria: il liquido evapora velocemente e altrettanto velocemente aumenta l'umidità dell'aria, che blocca l'evaporazione del sudore sulla pelle. Questo dà una sensazione di calore ancora più intenso.

I massimi benefici si hanno suddividendo la sauna in tre fasi.
Una prima sauna di circa 8-15 minuti seguita da 15 minuti in ambiente fresco e altri 15 minuti di riposo. Questo ciclo si può ripetere 2-3 volte, ma ognuno deve trovare il proprio ritmo per non provare spossatezza.

La sauna è benefica per il fisico ma anche per la mente, sia perché il caldo stimola la produzione di endorfine (l'ormone della felicità), sia perché il caldo è una coccola preziosa nella stagione invernale fredda e buia (non a caso è regolarmente praticata nei paesi del Nord Europa).

La sauna è inoltre un trattamento di bellezza per la pelle: la ginnastica caldo/freddo ha effetto tensivo e detossinante!

E' bene ricordare che la sauna non è indicata per persone con infiammazioni, infezioni e con problemi cardiocircolatori e che in caso di dubbio è sempre bene interpellare il medico.

11.18.2011

Pulizia del viso: come farla a casa

La bellezza del viso passa anche attraverso una pulizia accurata e frequente. Oltre alla detersione quotidiana,
da non dimenticare mattina e sera, è fondamentale, dedicare, almeno una volta ogni 2-3 settimane un po’ di tempo e di attenzione in più alla cura della pelle del viso, con una pulizia approfondita, per favorire il rinnovamento cellulare. Ottimi i trattamenti proposti da estetiste e centri di bellezza, ma, per contenere i costi e aggiudicarsi gli stessi risultati, si può scegliere anche la pulizia del viso “fai da te”, da fare a casa seguendo alcune semplici regole.

La prima fase prevede una detersione accurata della pelle del viso, con un latte o gel detergente da spalmare con l’aiuto dei dischetti di cotone e poi da risciacquare con abbondante acqua. Per favorire la dilatazione dei pori e l’eliminazione di tossine e impurità, è necessario dedicare alcuni minuti (5-8 minuti) ai vapori e fare una "sauna viso" riempiendo una bacinella con acqua bollente e camomilla.

Per le più pigre molto utili allo scopo sono gli apparecchi per la sauna facciale attualmente in commercio, che assicurano una vaporizzazione sottile e delicata senza rischio di ustioni o di un calore eccessivo (che nuoce anche ai capillari più coriacei), con due livelli di intensità e di impostazione della temperatura e con possibilità di inserire olii essenziali, per regalare a tutti i tipi di cute il trattamento di bellezza perfetto.

Aperti i pori a dovere, si possono eliminare i punti neri, utilizzando una velina o un fazzoletto di carta, per schiacciarli senza irritare la pelle. Dopo aver deterso e risciacquato di nuovo il viso, si può passare al peeling, utilizzando i preparati disponibili in commercio o il sapone detergente per pelli sensibili arricchito da sale marino, meglio del mar morto.

Le ultime due fasi comprendono la maschera, da preferire a base di sostanze naturali, come argilla, limone, miele e mandorle, e da lasciare in posa 10-15 minuti, e la crema idratante da distribuire su tutto il viso.

Per dimezzare i tempi, assicurando comunque una pulizia profonda alla pelle del viso, si può optare per speciali “spazzole” che, sfruttando gli ultrasuoni, purificano la pelle in profondità, rimuovendo anche residui di trucco e inquinamento, ma in modo delicato.

11.17.2011

Curare i malanni di stagione con la fitoterapia e gli oli essenziali

Il freddo è ufficialmente arrivato e sembra non essere intenzionato a fare sconti, soprattutto in termini di malanni stagionali.
Con le basse temperature, si fanno largo anche i virus influenzali, responsabili dei fastidiosi disturbi respiratori, come mal di gola, tosse, raffreddore e febbre.
La natura offre una vasta gamma di preziosi alleati, utili soprattutto per rafforzare le difese immunitarie e prevenire la comparsa dei sintomi influenzali. Tra i rimedi più efficaci allo scopo ci sono quelli fitoterapici e gli oli essenziali.

Piante che nascondono sostanze dai poteri unici, dagli effetti simili a quelli dei farmaci: ecco cosa sono i rimedi della fitoterapia.
A questo gruppo di toccasana naturali, perfetti contro le malattie da raffreddamento, appartengono l’echinacea, immunostimolante, da somministrare a scopo preventivo sotto forma di tintura madre (20 gocce in 100 ml di acqua, una volta al giorno), la rosa canina, miniera di vitamina C e flavonoidi, alleati delle difese immunitarie, che può essere assunta al mattino, sotto forma di infuso (10 g di frutti in 200 ml di acqua bollente).

Ottima anche la propoli, risultato dalla consistenza resinosa della laboriosità delle api, che può vantare proprietà antinfiammatorie, decongestionanti e immunostimolanti: l’estratto alcolico (25 gocce in 50 ml di acqua) due volte al giorno prima dei pasti è l’ideale. Anche eleuterococco, avena sativa e damiana sono in grado di dare la spinta giusta al sistema immunitario, rinforzandone le difese; si consiglia di assumerle in tintura madre, 15-20 gocce, tre volte al giorno.

L’aromaterapia sfrutta le proprietà benefiche degli oli essenziali naturali, massimizzate, per esempio, grazie all’utilizzo degli appositi diffusori, come quelli più moderni, a ultrasuoni, che garantiscono una nebulizzazione continua e delicata. Tra i più indicati olii essenziali contro i malanni di stagione si sono l’olio essenziale di Abete bianco, che attiva il sistema immunitario, rafforza le difese delle vie aeree, la lavanda, l’eucalipto, il timo, il pino o il tea tree, dal potente effetto antibatterico, antinfiammatorio, lenitivo e decongestionante

11.16.2011

Tunnel carpale: cause, sintomi e cure

Sindrome del tunnel carpale, un termine sconosciuto per molti, che è sinonimo di fastidio e dolore in corrispondenza del polso e della mano.
E’ una malattia vera e propria, caratterizzata dalla compressione e dall’infiammazione del nervo mediano del polso, collocato all’interno di un canale, il “tunnel carpale”, che garantisce la sensibilità a tutte le dita della mano, tranne il mignolo.

Il disturbo può essere scatenato dall’aumento di volume delle guaine dei tendini, che scorrono attorno al nervo, come conseguenza di tendiniti o infiammazioni, o dalla riduzione del lume del tunnel carpale, legata, solitamente, alla presenza di altri disturbi come artrosi e diabete, pregresse fratture del polso o a cambiamenti ormonali.

Un disturbo davvero difficile da ignorare, che si manifesta con formicolii, sensazione di addormentamento della mano, dolori alle dita, sempre più frequenti. Se inizialmente, i fastidi sono più evidenti durante la notte e al risveglio, con il passare del tempo, si acuiscono e diventano più frequenti, fino a rendere difficoltosi anche i gesti più semplici, come afferrare un oggetto.

Le persone più colpite? Secondo i dati ufficiali, sono le donne, di età compresa fra i 35 e i 50 anni.
Vittime preferite della sindrome del tunnel carpale alcune categorie professionali: sono più a rischio i soggetti che svolgono lavori manuali che costringono a posizioni forzate e continue il polso, come la sarta, per esempio, ma anche chi utilizza spesso il computer.

Per contrastare efficacemente il problema, meglio puntare tutto sulla prevenzione e la tempestività. E’ importante non trascurare i primi fastidi, rivolgendosi al medico per una diagnosi precoce.
Oltre ai consigli utili per evitare che il disturbo peggiori, all’utilizzo di speciali tutori e alla somministrazione di farmaci antinfiammatori, è possibile anche ricorrere all’intervento chirurgico, che può essere praticato in regime di day hospital, in anestesia locale e che dura circa un quarto d’ora. Attraverso una piccola incisione sul polso, il chirurgo è in grado di aprire il tunnel carpale, liberando il nervo da eventuali compressioni.

11.15.2011

Cosmeceutici Rygenera: la scienza al servizio della bellezza

Il sogno di tutti è non invecchiare mai… è poter conservare la freschezza dei vent’anni, è guardarsi allo specchio senza osservare i fatidici segni del tempo che passa.
La tecnologia e la scienza al servizio della medicina estetica ci offrono oggi tante opportunità di aiuto.
Il ricorso al medico specialista ci consente il ringiovanimento con moltissimi trattamenti terapeutici: il laser, le infiltrazioni che riempiono le rughe, i peeling chimici, il plasma ricco di piastrine…ma non meno importante è il tempo di cura che tutti noi regaliamo alla nostra pelle quotidianamente, trattandola con prodotti adeguati.
Sicuramente una crema qualsiasi non basta: è necessario che la crema contenga sostanze che penetrino nella nostra cute e svolgano un’azione mirata, davvero efficace.
E’ per questo che nascono i COSMECEUTICI ossia prodotti che si collocano a metà strada tra cosmetici e farmaci.
I cosmeceutici quindi sono “dermatocosmetici turbo”, cioè dotati di caratteristiche così altamente funzionali, da richiedere il consiglio e la spiegazione di un professionista preparato nel settore dermatocosmetologico.
Dall’esigenza di potenziare al massimo l’efficacia dei prodotti cosmeceutici, nascono RYGENERA Day e RYGENERA Night, una nuova linea di creme e trattamenti domiciliari per chi desidera vedere davvero dei risultati tangibili sulla propria pelle.

RYGENERA propone una soluzione mirata per molti inestetismi e in particolare per le rughe e i cedimenti cutanei.

LINEA ANTIRUGHE giorno/notte intensiva
: contenente DMEA, un principio attivo che spopola nelle creme statunitensi e dell’America latina. Ha proprietà di biotonificazione energica della muscolatura sottocutanea del volto, con tangibile effetto lifting tensore.
Può essere applicata su viso (compreso il contorno occhi), collo e decolletè. Ha una gradevolissima profumazione naturale, è anallergica ed ottimamente tollerata anche dalle pelli più sensibili.

Rygenera nasce dalla collaborazione tra medico e laboratorio chimico-farmaceutico, è formulata secondo i piu’ antichi principi dell’arte galenica, quando il farmacista preparava la crema “su misura, personalizzata”, su precisa indicazione dello specialista.

Rygenera è uno strumento di bellezza che ama la pelle, se ne prende cura, e lo dimostra!

Dott.ssa Elena Guarneri
Medico Chirurgo

11.14.2011

Aumento di statura, un sogno che si realizza. Dalla spagna la prodigiosa tecnica non chirurgica che fa crescere in altezza.

La bassa statura può essere motivo di un potente complesso psicopatologico che rovina la qualità della vita; oppure un’esigenza dettata dalla richiesta di un’altezza particolare, per accedere ad un posto di lavoro, per partecipare ad un concorso.
Certo è che la bassa statura può condizionare pesantemente l’esistenza di uomini e donne.
Non è raro che soggetti di sesso maschile, intimoriti dal confronto con esponenti del sesso femminile più alte di loro, si ritirino dal corteggiamento, con atteggiamento rinunciatario indotto dal pensiero di essere “bassi” e quindi scarsamente attraenti o addirittura ridicoli.
Ci sono persone che si sottopongono ad interventi chirurgici ortopedici estremamente dolorosi e cruenti per crescere alcuni centimetri.
D’altronde fino a poco tempo fa non esistevano alternative: con le tecniche chirurgiche di Ilizarov e Albizzia si poteva ottenere l’allungamento degli arti inferiori. Nel primo caso, metodo con fissatori esterni, sezionando le ossa e provocando, attraverso una distrazione (allontanamento meccanico), una crescita di nuovo tessuto osseo, e conseguente allungamento progressivo (peraltro molto doloroso) anche degli altri tessuti (muscolo, cute, nervi, vasi). Nel secondo caso, invece si realizza l’incremento di crescita attraverso inserimento del chiodo intramidollare di Albizzia (barra metallica endossea).
Fortunatamente le scoperte scientifiche applicate alla medicina sono in perenne evoluzione e, dalla Spagna, è arrivata una tecnica di grande successo, ora praticata anche nel nostro paese, che consente l’incremento di statura rapido, senza atto chirurgico, in regime ambulatoriale e in assenza di dolore.
La procedura praticata solo da medici resi esperti da training di formazione specifica, viene eseguita dopo una valutazione della corretta indicazione, nonché visita accurata dei piedi del paziente. Il soggetto viene fatto sdraiare sul fianco, e in seguito ad efficace detersione e disinfezione della regione pedidia, si pratica una leggera anestesia locale nell’area dei talloni.
Poi si provvede all’inserimento di una micro-cannula sterile che permette la veicolazione sottocutanea di una gelatina compatibile al 100% con i tessuti corporei, e che si integra con essi, andando a costituire un rinforzo di spessore dei talloni e della pianta del piede. La metodica prevede normalmente due sedute, distanziate di un mese l’una dall’altra e permette di conquistare un aumento di altezza fino a 6 cm.

Ma l’incremento staturale non è l’unica applicazione della gelatina biocompatibile a livello dei piedi: di estrema utilità anche l’impiego della stessa nella regione metatarsale, per eliminare una dolorabilità intensa della pianta del piede (regione del metatarso), prima trattabile solo con intervento chirurgico. E, non trascurabile, anche la possibilità di correggere le modeste dismetrie degli arti inferiori (lunghezza diversa dei due arti).
L’entusiasmo dei medici ma anche dell’opinione pubblica sull’aumento di altezza non chirurgico è comunque più che giustificato: guadagnare centimetri di statura in pochi minuti oggi non è più un sogno impossibile ma una conquista facilmente raggiungibile, purchè supportata dalla conoscenza e dalla manualità dell’operatore.

Dott.ssa Elena Guarneri
Medico Chirurgo

11.10.2011

Depilazione viso: le soluzioni più delicate

I peli superflui entrano di diritto nella categoria “migliori nemici delle donne” e, quando scelgono il viso come “location”
l’antipatia e il fastidio non possono fare altro che aumentare. I bersagli preferiti sono la zona sopra le labbra, i cosiddetti baffetti, e il mento.

Niente panico, la situazione è facilmente risolvibile, in modo efficace, facile, veloce e delicato. E’ possibile scegliere una soluzione abbastanza duratura e che tiene alla larga gli ospiti indesiderati per circa tre settimane, un mese, cioè la ceretta, a caldo o a freddo; esistono in commercio anche strisce depilatorie per la ceretta già pronte e studiate per il viso, che si possono applicare anche da sole, a casa, senza rivolgersi all’estetista. Ma attenzione: con il tempo e i continui strappi si possono sviluppare macchie cutanee!

Soluzioni ancora più soft e assolutamente indolore sono la crema depilatoria (scegliere quella specifica per i peli del viso, da spalmare, lasciare in posa qualche minuto e da togliere con l’apposita spatola in dotazione) e la micordermoabrasione, metodo che non ha controindicazioni in caso di allergie o pelli sensibili.

Se i peli sono pochi, si contano sulle dita di una mano, la ceretta o la crema sono decisamente troppo, meglio optare per la pinzetta, che garantisce di “strappare” il problema almeno per un paio di settimane. No categorico al rasoio, che lascia l’ombra del pelo tranciato alla base, e agli epilatori elettrici, troppo aggressivi per la delicata epidermide del viso.

Ma perché non provare la luce pulsata e il laser?
E' una delle soluzioni più durature e si possono fare anche a casa, con le lampada specifiche, che permettono di trattare anche le aree delicate del volto permettendo, con il tempo, di diradare enormemente la crescita dei peli.

11.08.2011

Proteggere la pelle del viso dal freddo e dall’inquinamento

Freddo, pioggia, vento e inquinamento rischiano di mettere in serio pericolo la salute e la bellezza della pelle, soprattutto del viso,
la parte del corpo più esposta durante l’inverno, quando le temperature in “discesa libera” impongono sciarpe, cappotti, cuffie e guanti.
Questi fattori atmosferici, senza le precauzioni adeguate, possono aggredire la pelle, danneggiandone aspetto, elasticità, tono e luminosità. In particolare, il bersaglio preferito dell’attacco in questione è il film idrolipidico che naturalmente ricopre lo strato più superficiale del derma, come una vera e propria “barriera protettiva”.

Per nutrire a fondo la pelle e il suo film idrolipidico, rafforzandoli, sono fondamentali due mosse: la detersione e l’idratazione, da ripetere, entrambe, due volte il giorno, mattina e sera.
La pulizia accurata della pelle dovrebbe essere una buona abitudine per tutti, anche per chi non si trucca, necessaria per lavare via dalla pelle smog, impurità e tossine.

Il consiglio è di preferire prodotti delicati, come latte detergente e lozione tonica, da abbinare a un peeling esfoliante, una volta la settimana, utile per favorire il ricambio cellulare. Per assicurare alla pelle un nutrimento intenso e profondo, è meglio scegliere, durante i mesi più freddi, creme idratanti più strutturate, dalle proprietà emollienti e lenitive, che garantiscono il giusto livello di idratazione alla pelle del viso.

Anche il trucco merita qualche accorgimento per la sua versione “invernale”. Infatti, durante i mesi invernali è più adatto il fondotinta in crema, rispetto ai prodotti in polvere, che rischiano di seccare troppo la pelle del viso; per un sorriso a prova di grande freddo, meglio optare per lucidalabbra e rossetti idratanti, che garantiscono anche alle labbra il giusto nutrimento e protezione.

11.04.2011

Tosse: secca o grassa?

Non è un vero e proprio disturbo, una malattia, ma è piuttosto un sintomo: la tosse è un meccanismo messo in atto dall’organismo umano per difendersi
dall’aggressione di alcuni fattori esterni, come i batteri e i virus presenti nell’aria, il freddo e il fumo. Un sintomo, dai due possibili volti: può essere, infatti, grassa o secca.

La tosse grassa, definita anche “produttiva”, grazie alla sua caratteristica principale, la presenza del catarro, è legata, solitamente, alla presenza di un’infezione di tipo batterico, come la bronchite o la broncopolmonite, o virale. Nella prima eventualità il catarro è denso e colorato, mentre nel secondo caso assume colorazione biancastra.

Per dire addio alla tosse grassa, è importante bere molti liquidi, meglio se caldi e dolcificati con il miele, sostanza dall’azione fluidificante e idratante, fare quotidianamente gli aerosol e i suffumigi con soluzione fisiologica. Ottimi anche i farmaci mucolitici ed espettoranti, da assumere sotto forma di sciroppi o spray, che sciolgono il muco, facilitandone l’espulsione.

La tosse secca, non accompagnata da catarro, può essere di natura allergica oppure può essere la conseguenza di un processo infiammatorio a carico della gola, dei bronchi o di un raffreddore. I frequenti e fastidiosi colpi di tosse possono anche essere lo spiacevole risultato dell’inalazione di sostanze irritanti, come lo smog o il fumo, che sono in grado di provocare lesioni a carico delle mucose respiratorie, infiammando i recettori nervosi.

E’ importante, se una delle complici della comparsa della tosse è l’aria di casa troppo secca, umidificarla, in particolare di notte, utilizzando delle bacinelle d’acqua da posizionare sopra il termosifone, arieggiare bene gli ambienti, ventilando le stanze sia il mattino sia la sera. Per placare il fastidio della tosse secca, gli alleati migliori sono i farmaci sedativi.

11.03.2011

Unghie: la manicure di tendenza per l'inverno 2011/2012

Archiviata definitivamente la voglia di colori chiari, decisi e divertenti tipica dell’estate, è tempo di autunno, di sobrietà, ma, soprattutto, di cromie più calde e corpose, scure e chic.
La tendenza cromatica vale per il guardaroba, per le scarpe, gli accessori e l’abbigliamento, ma non solo.
Le vere “fashion victims” curano nei minimi dettagli anche il look delle proprie mani, scegliendo la manicure più in linea con le proposte della stagione invernale 2011-2012.

I veri must di questa stagione, come confermano le scelte delle principali maison francesi e italiane, le cui linee di smalti arricchiscono e impreziosiscono quella di vestiti e accessori, sono le proposte “liquid metal”, dalle tinte autunnali, scure e calde, con sfumature, che vanno dal verde intenso al bordeaux, fino al caramello.
Continua il trend degli smalti magnetici, lacche con particelle metalliche che permettono, semplicemente avvicinando una calamita all’unghia, di creare disegni unici.

Tornano, poi, a sorpresa gli smalti dai riflessi perlati, leggermente cangianti, che regalano giochi di luce imprevisti e sfumature brillanti, ma discrete. Non teme, invece, cali di popolarità e di consenso il più intramontabile degli smalti, quello rosso, proposto anche per questa stagione fredda in tutte le sue tonalità più accattivanti.

Oltre al colore, un consiglio di stile: la manicure 2011-2012 prevede unghie di lunghezza media, dai profili stondati, dalla forma leggermente a mandorla. D’obbligo le mani estremamente curate, ma mai eccessive, sia nelle lunghezze sia nelle decorazioni delle unghie, per un effetto chic e mai invadente.

11.02.2011

Impara a “leggere” le unghie per sapere come stai

Se le mani sono un biglietto da visita fondamentale, le unghie sono altrettanto rivelatrici:
come insegnano i medici tibetani che, visitando un paziente ne esaminano per prima cosa le unghie!
Sono queste lamine di sostanza cornea semitrasparente, che rivelano, se osservate nel modo giusto, molte informazioni sullo stato di salute di una persona.

Un’unghia normale, sana, ha un colorito roseo, una superficie liscia, levigata e rispecchia uno stato di salute dell’organismo altrettanto soddisfacente. Al contrario, se sull’unghia si fanno strada strane macchie, cambiamenti morfologici o cromatici, potrebbe esserci un disturbo a carico dell’organismo o abitudini di vita errate.

Comincia a controllare la forma:
- unghie convesse, dalla superficie è bombata, come un vetrino d’orologio: può indicare la presenza di disturbi dell’apparato respiratorio.
- unghie concave, con più avvallamenti orizzontali, le cosiddette “linee di Beau”, o uno centrale; se i solchi interessano solo un’unghia, può essere il risultato di un trauma a carico della matrice, altrimenti può evidenziare la mancanza di ferro nel sangue;
- unghie con depressioni a cupola: possono segnalare alcune malattie dell’epidermide, come la psoriasi, l’alopecia areata e le allergie da contatto;
- unghie con striature verticali: sono generalmente il naturale segno del tempo che passa, ma possono anche segnalare eczemi cronici.

Attenzione anche al colore:
- unghie con vistose sfumature giallognole diffuse, sia sulle unghie dei piedi sia su quelle della mani: potrebbero essere la spia di una malattia a carico dell’apparato respiratorio, come la pleurite, la bronchite o la sinusite cronica; è anche possibile, che l’ingiallimento sia, più banalmente, provocato dall’utilizzo di smalti scadenti e di colori molto accesi, direttamente sulle unghie, senza aver steso preventivamente uno strato protettivo di base incolore;
- unghie blu-violacee: se la cromia anomala interessa tutte le unghie, potrebbe essere il sintomo di problemi cardiocircolatori; la cattiva ossigenazione dei tessuti, legata alla difettosa circolazione del sangue, conferisce, infatti, una colorazione bluastra alle unghie;
- unghie macchiate. Le macchie possono essere il risultato di microtraumi subiti dalla matrice ungueale, ma non solo; se le chiazze sono chiare possono indicare la presenza di malattie dell’epidermide, come la dermatite allergica o la psoriasi, mentre se sono scure, è possibile che si tratti di nei benigni oppure, raramente, di melanomi;
- unghie bicolori o verdi. L’esistenza di spazi di colore bianco e di altri nero-marrone può essere la conseguenza dell’azione di un fungo (onicomicosi); anche la colorazione verde può indicare la presenza di un fungo, ma anche di un’infezione.

10.27.2011

Influenza: l’automedicazione responsabile

Autunno, inverno, è tempo di starnuti, colpi di tosse e febbre, in una parola: influenza!
E di tutto quel ventaglio di disturbi molto simili che vanno sotto il nome di sindromi parainfluenzali. L’influenza vera e propria, infatti, si farà viva soprattutto dopo Natale e si riconoscerà per la compresenza di dolori muscolo articolari, febbre sopra i 38 gradi e almeno un sintomo respiratorio, come naso congestionato, mal di gola o tosse.
Tutto il resto è causato da virus di vario genere, similinfluenzali.

Al di là di questa importante distinzione, il disagio che si vive con influenza e parainfluenza è lo stesso. Come curarsi? I medici non hanno dubbi: il primo approccio è costituito da riposo (che non affatica l’organismo e che evita ulteriormente il diffondersi degli agenti virali) e automedicazione, cioè il ricorso a farmaci specifici che si possono acquistare in farmacia senza la ricetta del medico, riconoscibili da un bollino rosso sulla confezione.

Chiaramente automedicazione non significa assumere farmaci a caso. Prima di tutto vanno evitati tutti quei medicinali che si hanno in casa, magari rimasti da precedenti terapie, che si acquistano con la ricetta medica (come gli antibiotici, assolutamente da evitare in questi casi). Inoltre chiaramente niente medicinali scaduti e niente mix di diverse pillole.

Quali farmaci scegliere?
Per le loro proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche, conviene scegliere un principio attivo tra il paracetamolo, l’acido acetil salicilico e i farmaci antinfiammatori non steroidei. Poi, su consiglio del farmacista, si può eventualmente aggiungere un medicinale specifico contro un sintomo prevalente piuttosto che un altro: spray decongestionanti per il naso chiuso, pasticche o spray disinfettanti per il mal di gola, sciroppi contro la tosse, eccetera.

L’importante è seguire rigorosamente dosi e tempi indicati sul “bugiardino”, controllando bene eventuali effetti avversi e controindicazioni.
Niente automedicazione per donne in gravidanza, bambini e persone che assumono altri farmaci: in questi casi è d’obbligo rivolgersi prima al medico.
Infine, l’automedicazione non va protratta per più di 2-3 giorni: se i sintomi non passano è il caso di parlare con il medico.

10.26.2011

A tutto Yoga!

Molto più di una semplice attività fisica, di un metodo di allenamento: lo yoga aiuta a mantenersi in forma, ma non solo, arricchisce anche l’anima.
E’ l’arte, eredità dell’antica tradizione orientale, di stare in armonia e in equilibrio con il proprio corpo, con il proprio sé.

È al contempo fisico, perché coinvolge tutto il corpo, completo, perché prevede tensioni, contrazioni, piegamenti in avanti e indietro, capovolgimenti e torsioni, ma anche mentale, poiché le Asana (le posizioni dello yoga) sono posture fonte di benessere e serenità interiore.

Benefico per la mente, per lo stato d’animo, ma anche per il corpo: lo yoga è utile per mantenere la muscolatura elastica, grazie agli esercizi di stiramento e contrazione; la circolazione sanguigna migliora, grazie ai continui movimenti della colonna vertebrale e di rovesciamento del corpo; gli esercizi di respirazione lenta e profonda influiscono positivamente sui polmoni, ma anche sull’equilibrio nervoso e ormonale.
Praticare regolarmente lo yoga aiuta a combattere l’ansia, lo stress e il nervosismo.

Per ottenere tutti questi benefici, si consiglia di frequentare una lezione di yoga, di circa cinquanta minuti, almeno due volte la settimana.
Ecco un piccolo “assaggio” di yoga, tre Asana.
  • Paschimottanasana – la Pinza
Si parte da seduti, le gambe tese e le piante dei piedi perpendicolari a terra, la schiena si flette in avanti e con le braccia tese si cerca di avvicinare il più possibile le mani agli alluci. Non è necessario afferrare gli alluci, ma è importante comportarsi come se fossero afferrati, con i piedi ben flessi in modo da stirare la parte posteriore delle gambe.
Benefici:
stiramento
e allungamento della parte posteriore delle gambe, dell'intera spina dorsale, degli organi interni, soprattutto di quelli legati alla digestione,
sollievo contro la costipazione,
sollievo contro la sciatica e invigorimento del sistema nervoso.
dà energia a tutto il corpo,
calma la mente
e favorisce la concentrazione

  • Bhujangasana – il Cobra
Sdraiati, con la pancia appoggiata al terreno, tenendo le braccia piegate, le mani all’altezza delle spalle con i pollici vicino ai muscoli pettorali. A questo punto si sollevano il torace e il mento verso l’alto, mantenendo sempre i gomiti stretti e respirando profondamente con gli occhi chiusi.
Benefici:
rinforza
i muscoli dorsali e aumenta la flessibilità della colonna vertebrale
migliora la circolazione sanguigna vicino alla spina dorsale, dando maggiore ossigenazione in quella zona. Le vertebre ne traggono giovamento e se praticata con costanza questa posizione corregge eventuali devianzioni della colonna vertebrale.
aiuta anche a combattere i dolori mestruali e alla schiena.
stimolazione di fegato e reni.
stimola, massaggia e mantiene sani gli organi e l'apparato sessuale
è considerato un ottimo esercizio pre-parto anche se è assolutamente vietata quando si è in gravidanza.

  • Setu Baddhasana – il ponte legato
La posizione iniziale è da sdraiati, sulla schiena, avvicinando le caviglie alle natiche. Sfruttando l’attrito dei piedi si solleva il bacino, si mantengono le braccia a terra e con le mani si afferrano le caviglie. Il mento deve essere rivolto verso il torace.
Benefici:
rinforza la spina dorsale,
tonifica gli organi interni, apparato gastro intestinale,
stimola il metabolismo,
stimola la tiroide.

10.25.2011

Mal di testa: sintomi e rimedi della cefalea muscolo tensiva

Il mal di testa muscolo-tensivo è tra i più diffusi e anche tra i più “antipatici”, caratterizzato da un dolore sordo e intenso, localizzato
sulla fronte e ai lati della testa con una spiacevole sensazione di pressione, e da fastidi muscolari a livello del collo e delle spalle.
All’origine del problema c’è la tensione dolorosa dei muscoli del collo, delle tempie, della nuca e delle spalle.

A favorire la comparsa di questa tensione continua ci sono le posture assunte quotidianamente che, se scorrette, tendono a costringere i muscoli a contrazioni continuate, che li rendono meno ossigenati e favoriscono il sintomo doloroso. Inoltre i muscoli contratti possono comprimere le radici nervose. Da non sottovalutare, inoltre, l’ansia e lo stress psicologico che, oltre a ripercuotersi sul fisico, può anche favorire una soglia del dolore più bassa della norma.

La strategia vincente, in termini di prevenzione ma anche di cura, prevede quindi di seguire uno stile di vita regolare, privo di troppe tensioni, ansia e stress e assumere posizioni corrette. Il che significa anche evitare di mantenere a lungo la stessa posizione, ma sgranchirsi un poco almeno ogni 20 minuti e svolgere regolarmente un’attività fisica che irrobustisca la muscolatura.

Se modificare lo stile di vita non basta, esistono alcuni farmaci utili per combattere gli attacchi acuti di dolore legati a questa forma di cefalea, da scegliere sotto consiglio del medico: i più utilizzati sono gli analgesici da banco, soprattutto quelli che appartengono alla classe farmacologica dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), che svolgono un'azione antidolorifica e antinfiammatoria, che devono essere somministrati solo per brevi periodi di tempo. Possono garantire un sollievo dalle tensioni muscolari, all’origine del mal di testa, anche i farmaci miorilassanti, che aiutano a ridurre la contrazione muscolare.

Numerosi anche i metodi "dolci", utili in molti casi per alleviare e a combattere il dolore: si tratta, soprattutto, di tecniche di rilassamento e di massaggio che cercano di eliminare o ridurre la tensione nervosa e muscolare, come biofeedback, elettrostimolazione TENS, agopuntura, shiatsu, massoterapia, training autogeno, yoga, rebirthing, musicoterapia, meditazione.

10.21.2011

Rimedi contro la nausea in gravidanza

E’ un disturbo tipico delle prime settimane di gravidanza, che rischia di rendere l’attesa meno dolce del previsto, cogliendo di sorpresa le future mamme in ogni momento della giornata.
Difficile da sopportare, ma temporaneo e passeggero, questo “sintomo” della presenza di una nuova vita nel pancione tende a risolversi spontaneamente, nell’arco di alcune settimane.
Per alleviare il fastidio esistono molte soluzioni utili: rimedi fitoterapici e omeopatici, ma anche i buoni vecchi consigli della nonna.

Durante la gravidanza, l’erba menta è molto utile contro la nausea, ma anche come diuretico blando, per facilitare l’eliminazione dei gas intestinali: ottimo l’infuso al 5 percento, da bere due o tre volte il giorno e da preparare diluendo un cucchiaino di erba menta (foglie e fiori) in 100 ml di acqua bollente (lasciare 15 minuti di infusione).

Perfetto anti-nausea tutto naturale anche lo zenzero: un grammo ogni giorno, durante i primi quattro mesi di attesa, può essere un toccasana; via libera anche agli altri preparati a base di zenzero, come tè, tisane e biscotti.

Tra i rimedi omeopatici, da assumere in diluizione 9 ch, 5 granuli prima dei tre pasti principali, ci sono la sepia, perfetta contro la nausea persistente, con peggioramenti il mattino, il pomeriggio e alla vista o al pensiero del cibo, e l’ipeca, utile in caso di nausea costante, che non migliora nemmeno dopo gli episodi di vomito.
La nux vomica è la soluzione da consigliare se il senso di nausea migliora dopo mangiato o dopo il vomito, accompagnata da acidità gastrica, reflusso esofageo e gusto amaro in bocca.

Contro i fastidi della nausea, la soluzione “casalinga” più tradizionale ed efficace è il limone, aggiunto a tazze di acqua bollente, per ottenere il cosiddetto “canarino”, bevanda da bere bollente che stimola la digestione. Gli spuntini “secchi”, infine, non dovrebbero mai mancare dalla dieta della gestante: i cracker o le fette biscottate sono alimenti che assorbono gli eventuali succhi gastrici in eccesso, contrastando il senso di nausea.

10.19.2011

Fitness fai-da-te con l’elastico

Per il fitness “casalingo” è il massimo, perfetto in ogni occasione, compatto, leggero ed economico: l’elastico è il miglior alleato dell’allenamento fai da te, tra le pareti di casa, senza costosi e pesanti attrezzi.
Se sfruttato nel modo giusto, l’elastico garantisce un allenamento davvero completo, con effetti positivi, in termini di tonicità ed elasticità, di tutti i distretti muscolari.

Si può scegliere di acquistare l’elastico pensato appositamente allo scopo, per l’esercizio fisico, solitamente dotato di due piccoli manubri alle estremità oppure i "training band", ma si può anche preferire l’opzione più “low cost”, prendendo un banale pezzo di elastico, da un metro e mezzo circa, in ferramenta, e il gioco è fatto.

Ecco qualche esercizio da fare con l’elastico:
- Torsioni del busto: seduti, l’elastico è dietro la schiena, le due estremità sono saldamente nelle mani, le braccia sono tese, la schiena e il collo sono dritti; effettuare 10 torsioni del torace verso destra e 10 verso sinistra; ripetere la sessione da 20 ripetizioni 4 volte.
- Allungamenti con le braccia: in piedi, l’elastico è sotto le piante dei piedi, le sue estremità sono ben salde nelle mani, le braccia solo leggermente flesse; distendere le braccia verso l’alto, mantenere per alcuni secondi l’allungamento e poi tornare alla posizione iniziale; la sessione, da 10 ripetizione, è da ripetere 2 volte.
- Slanci della gamba: dopo aver agganciato l’elastico a un sostegno solido, avvolgendolo intorno a una colonna, per esempio, legare le due estremità alla caviglia, posizionandosi sul fianco; effettuare una serie da 5 slanci con la gamba verso l’esterno; si consiglia di ripetere 5 volte, per ogni gamba, le 5 ripetizioni.

10.18.2011

Tatuaggi: quello che devi sapere prima di farli

Decisi a farvi imprimere un disegno indelebile, o quasi, sul vostro corpo? Avete pensato a tutto prima di passare all’azione? Ecco alcuni aspetti da prendere in considerazione per la scelta.
Il risultato ottenuto rimane come una sorta di “marchio”, ma il tempo rischia di modificare l’aspetto del tatuaggio. La pelle si rilassa, diventa meno tonica, elastica, più sottile, compaiono rughe, imperfezioni che possono cambiare caratteristiche ed effetti del tattoo: meglio scegliere con attenzione la “location” del tatuaggio, evitando le zone in cui la pelle e il corpo subiscono maggiori cambiamenti (seno, pancia, fianchi, glutei).

Un tatuaggio è per sempre, ma temporanee sono mode e desideri: è importante riflettere attentamente prima di prendere questa scelta, perché poi tornare sui propri passi è difficile e doloroso. Non lasciarsi condizionare dalle mode del momento, dagli amici, scegliere coscientemente se fare un tatuaggio, ma anche dove e come, per evitare ripensamenti e pentimenti.

Il dolore non manca: il tatuaggio, più è articolato e complesso, soprattutto quando si scelgono zone particolarmente sensibili e delicate del corpo, più è doloroso. Attenzione, quindi, alla scelta, soprattutto se non siete disposti a soffrire.

Se non si è proprio convintissimi, in vista di eventuali ripensamenti, meglio optare per il tatuaggio in bianco e nero, evitando le altre sfumature cromatiche, più difficili, quasi impossibili, da eliminare con il laser.

Infine, ma è l’aspetto più importante, occorre scegliere bene il tatuatore: rivolgersi sempre a professionisti esperti, che operano in luoghi puliti e sicuri, utilizzando attrezzature igienizzate, aghi monouso e colori atossici, in linea con le normative vigenti in materia.

10.17.2011

I benefici della pet therapy

Gli animali, teneri cuccioli che regalano coccole e tanto affetto, non sono solo fedeli compagni per la vita, sono anche preziosi alleati per il trattamento di alcune malattie: la pet therapy è una vera e propria cura,
che affianca quelle tradizionali e ha come protagonista proprio gli amici a quattro zampe. Si “sfrutta” al meglio il legame speciale che può instaurarsi tra una persona e un animale, che diventa un prezioso supporto psicologico, emotivo ed educativo, ottimo alleato durante il percorso terapeutico tradizionale.

Tra gli amici a quattro zampe protagonisti di questa terapia alternativa, spiccano, solitamente, gli animali domestici addestrati, come cani, gatti e piccoli roditori.
Riconosciuta, dal 2003, ufficialmente come terapia dall’Istituto Superiore di Sanità, la pet therapy può essere declinata in due modi:
le AAA (Animal Assisted Activities), attività di tipo educativo e ludico, che lasciano ampio spazio all’improvvisazione, con lo scopo non di ottenere un miglioramento funzionale di alcune parti del corpo, ma di migliorare l’umore e la socialità;
le TAA (Animal Assisted Therapy), utili in presenza di disturbi più seri, che prevedono l’assegnazione di compiti più specifici in base al disturbo. Per esempio, un gesto semplice, come accarezzare o spazzolare il pelo di un animale, per le persone con handicap motori agli arti superiori, è un vero e proprio esercizio benefico, che distende i muscoli palmari e dorsali della mano.

La pet therapy agisce a diversi livelli, da quello fisico a quello psicologico, fino a quello emotivo e relazionale. A livello fisico, l’impatto e l’effetto visivo è fondamentale: vedere un cucciolo in continuo movimento trasmette vitalità anche alla persona, rappresenta una spinta positiva a dedicare tempo ed energie all’esercizio fisico.

La presenza di un animale nella quotidianità di una persona ha riflessi positivi sulla sua condizione psicologica, perché, non solo fa compagnia, ma è anche bisognoso di cure e attenzioni. In questo modo si stimola l’interessato a reagire, a non fossilizzarsi sui suoi problemi, a incanalare stress, tensioni ed energie in attività costruttive.

Un batuffolo di pelo da conoscere e a cui affezionarsi è anche la strategia vincente per uscire dalla propria solitudine, dall’isolamento, legato, in molti casi, alla malattia, per ritrovare la voglia di relazionarsi agli altri. Gli animali sono anche ottimi mediatori emozionali, preziosi per allentare le tensioni e liberarsi dall’insofferenza.

10.14.2011

Maschere fai da te per rinforzare i capelli

L’estate appena trascorsa vi ha lasciato come brutto ricordo capelli secchi, aridi, deboli e decisamente spenti?
Niente paura, per rinvigorire la capigliatura, dandole quel tocco di luce e di forza che le manca, non è sempre necessario mettere mano al portafoglio rivolgendosi a costosi “hairsylist”.

Ottenere l’effetto desiderato è possibile, anche con metodi low cost, ma dal risultato garantito, come queste maschere 100% naturali e “home made”, che promettono di dare ai capelli il giusto nutrimento, di idratarli, rinforzarli e dare loro nuovo splendore.

Per nutrire e rinforzare: basta una generosa dose di yogurt bianco, al naturale, con l’aggiunta di qualche cucchiaino di miele: mescolare il composto in una ciotola, applicare su tutti i capelli umidi, dalla radice alle punte, coprire con la pellicola trasparente, lasciare in posa il più a lungo possibile per poi risciacquare.

Per lucidare e ammorbidire: olio d’oliva (1 bicchiere), burro (mezzo bicchiere di burro sciolto a bagnomaria e raffreddato) e olio d’Argan sono gli ingredienti: mescolare bene il tutto, applicare sui capelli umidi, avvolgere la testa con una pellicola trasparente o con una cuffia per la doccia, lasciare agire per una notte intera, poi risciacquare e lavare con lo shampoo.

Per idratare e rinvigorire: mele (2), banana (1) e glicerina (250 ml): dopo aver amalgamato gli ingredienti, puliti i frutti e frullati, la maschera deve essere lasciata in posa per circa 15-20 minuti; poi risciacquare e lavare eventuali residui della maschera con un detergente delicato.

10.13.2011

Virus dell'influenza: combattilo con il vaccino

Autunno, tempo di influenze e raffreddori e quest'anno il virus stagionale è previsto in arrivo per il mese di dicembre:
per evitare il virus influenzale di turno, meglio batterlo sul tempo, giocando d’anticipo e puntando sulla prevenzione, grazie alla vaccinazione anti-influenzale.

Il vaccino è la soluzione migliore per contrastare l’influenza. Garantisce una protezione doppia: all’azione diretta sulla persona vaccinata, si unisce quella indiretta, caratterizzata dalla limitazione della circolazione del virus, di cui beneficiano anche i soggetti non immunizzati (la cosiddetta herd immunity).

Il periodo consigliato per sottoporsi alla vaccinazione va da ottobre a fine di novembre, per garantire la protezione dall’aggressione dei virus influenzali nel periodo dell’anno più a rischio (novembre-febbraio). Meglio non anticipare troppo, perché l’efficacia del vaccino, che comincia circa due settimane dopo l’inoculazione, tende a scemare nell’arco di 6-8 mesi.
La somministrazione del vaccino avviene in un’unica dose, per via intramuscolare, per tutti i ragazzi di età superiore ai 12 anni e per gli adulti.
Per i bambini sotto i 12 anni, invece, è prevista la somministrazione di due dosi di vaccino, a distanza di almeno quattro settimane.

Consigliato a tutti, ma vivamente raccomandato solo ad alcuni: il vaccino dovrebbe essere scelto da tutte le persone a rischio di complicazioni secondarie a causa dell'età o di patologie, come disordini cronici di tipo respiratorio o polmonare, malattie metaboliche croniche (diabete mellito, disfunzioni renali, immunodepressione dovuta o meno ai farmaci, patologie emopoietiche, sindrome da malassorbimento intestinale, fibrosi cistica, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi) o quando sono previsti interventi chirurgici di una certa entità.

10.12.2011

Tenersi in forma con l’hoola hop!

L’hoola hop non è solo un must degli anni ’60, immancabile compagno di gioco e di coreografie improbabili, è anche il perfetto alleato del fitness del nuovo millennio, economico, divertente e dai risultati garantiti.
Tutta questione di bacino, o quasi: il fitness con l’hoola hop si gioca tutto sui colpi di bacino, con roteazioni e movimenti dei fianchi, accompagnati e rimati da una base musicale. Con il cerchio si può eseguire un programma di allenamento completo, dagli esercizi di stretching, per riscaldare e rilassare i muscoli, fino a quelli di tonificazione vera e propria.

I risultati non mancano: rassodamento e tonificazione dei muscoli del bacino, dei glutei, delle braccia e delle gambe; potenziamento dei muscoli dorsali; stimolazione della circolazione sanguigna, in particolare di quella dell’addome; miglioramento della respirazione; miglioramento della coordinazione motoria e perdita di peso.

Ecco qualche esercizio di stretching e tonificazione dei muscoli da fare con il celebre cerchio di plastica.
1. Sollevare il piede destro, agganciando l’hula hoop alla caviglia; ruotare la caviglia destra prima in senso orario, poi nel senso opposto. Ripetere l’esercizio 10 volte, poi cambiare gamba.
2. Roteare il polso destro prima in senso orario poi in senso antiorario, cercando di far girare anche l’hola hoop appoggiato su di esso. Ripetere il movimento 10 volte, poi cambiare polso.
3. Sistemare l’hula hoop intorno al collo e abbassare la testa; rotearla in senso orario, fino all’altezza della spalla (praticamente di 45°), poi nel senso opposto, facendo completare alla testa un mezzo giro di 180°. Dopo aver ripetuto l’esercizio 10 volte, ricominciare facendo compiere alla testa un giro completo.

10.11.2011

Smagliature: cause e rimedi

Entrano di diritto nella top ten più “antipatica” per le donne, quella degli inestetismi più fastidiosi, più difficili da accettare e che rendono il rapporto con il proprio corpo conflittuale:
le smagliature, striature più o meno profonde, che percorrono la cute, dandogli un aspetto fin troppo “rilassato”.

Sono alterazioni dello strato più profondo della cute, il derma: vere e proprie cicatrici, lineari, più o meno sottili, singole o multiple, conseguenza della rottura, in alcune zone critiche del corpo, delle fibre di collagene. Agli esordi, la colorazione è violacea-rossastra e, con il passare del tempo, si schiarisce progressivamente, diventando bianco-perlacea. Le zone preferite dalle smagliature sono l’interno delle cosce, l'addome, i fianchi, il seno, l’attaccatura degli arti superiori e i glutei.

Di chi può essere la colpa? I veri responsabili, i colpevoli più comuni, di questo spiacevole fenomeno sono i cambi repentini di peso: dimagrire o ingrassare rapidamente, provocando variazioni del tessuto adiposo o della circonferenza di alcune parti del corpo, causa la rottura delle fibre di collagene e la conseguente comparsa delle smagliature.

Tra i rimedi più diffusi ci creme e sieri alla vitamina E, idratanti, leviganti e biostimolanti, efficaci soprattutto se si trattano le smagliature tempestivamente, quando sono ancora violacee-rossastre.
Una delle soluzioni più innovative e tecnologiche sfrutta, invece, un particolare tipo di laser (strokelaser), che è in grado di biostimolare il derma in profondità senza danneggiare la cute, rivitalizzando il tessuto sottoepidermico e determinando, in superficie, la scomparsa della smagliatura.
Una seduta di questo trattamento dura, in media, da cinque a venti minuti, non richiede anestesia e si effettua in regime ambulatoriale, senza particolari rischi o controindicazioni.

10.10.2011

Farmaci: i rischi dell'acquisto on-line

L'acquisto di farmaci su internet è una tendenza ancora molto poco diffusa in Italia, ma è una pratica sconsigliata da gran parte dei medici, perché può esporre a molti rischi. Vediamo.
La maggior parte dei farmaci venduti on-line riguarda la funzionalità sessuale. Questi farmaci (come tutti) devono essere assunti con la prescrizione e il consiglio di un medico specialista.

Ma molti siti di vendita non richiede la ricetta medica: e questo acquisto “libero” on-line cancella la necessità di un contatto con il medico e favorisce un'assunzione non controllata dei medicinali.
Che sia originale o contraffatto, quindi, l'uso fai-da-te di un farmaco espone a rischi per la salute: farmaci come il Viagra o altri, nati per curare a disfunzione erettile, devono essere prescritti in base alla salute generale di ogni paziente e alle sue specifiche necessità. Non si tratta di semplici afrodisiaci. L'allerta vale tanto più per gli uomini giovani per i quali la “scorciatoia” di internet è particolarmente inutile, perché nella maggior parte dei casi le disfunzioni sessuali hanno una causa psicologica e non fisiologica.

Un altro grande rischio connesso all'acquisto di farmaci on line sono le truffe. Negli ultimi anni, l'Agenzia italiana del farmaco ha promosso un'indagine di 6 mesi in collaborazione con il ministero della Salute, l'Istituto superiore di sanità e l'OMS. E' risultato che almeno il 50% degli acquisti fatti su siti che si presentavano come statunitensi o canadesi si è risolto in una truffa: pagamenti a vuoto e nessun prodotto recapitato. Frequenti anche i casi di furto dell'identità dell'acquirente e uso illegale dei codici della carta di credito.

Gli acquisti on-line sono rischiosi anche per il tipo di prodotti venduti dai siti. Può trattarsi dei cosiddetti “cloni illegali”, cioè farmaci generici non autorizzati: questo si riscontra soprattutto nell'ambito dei farmaci per la disfunzione erettile. Secondo un'indagine dell'EAASM (European Alliance for Access to Safe Medicines), oltre il 60% dei medicinali acquistati on-line non è a norma di legge e quasi l'80% viola le norme sui brevetti.
Tra gli illeciti riscontrati dai ricercatori della EAASM, casi di farmaci scaduti, o non contenenti il principio attivo oppure importati illegalmente.
Per questo motivo, uno dei primi consigli ai consumatori che acquistano su internet è quello di osservare con attenzione la confezione dei medicinali: l'integrità della scatola e delle etichette sovrapposte, la data di scadenza, il colore, la consistenza e l'odore del farmaco, eventuali sbavature di inchiostro sulle confezioni... tutto ciò, insomma, che potrebbe rivelare che il farmaco è contraffatto.

10.05.2011

Modellare il corpo e ridurre il girovita: una novità dal Brasile

Si potrebbe pensare che l’intimo modellante serva solo a chi ha dei rotolini da nascondere: falso! E' sufficiente una breve ricerca sul web per vedere che bustini e culotte modellanti sono usati anche dalle star. Per forza: non si possono indossare certi abiti in modo impeccabile senza un aiutino…

La biancheria intima modellante di Esbelt è prodotta secondo la moderna concezione del Control Fit Technology: un tessuto esclusivo ed unico di cotone e gomma naturale, leggero e di grande vestibilità, per realizzare i corsetti modellanti di design e produzione basiliana Esbelt.

Come funziona?
Il bustino modella la figura senza impedire i movimenti: fino a 10 cm in meno nel girovita.
Sono realizzati con tessuto di cotone all'interno e gomma 100% naturale all'esterno.
Ha delle morbide stecche flessibili che permettono una compressione graduale, omogenea e dinamica che contribuisce al dimagrimento.

I benefici
Modella i fianchi in modo naturale; appiattisce la pancia, corregge e migliora la postura; allevia dolori addominali e di schiena; la compressione graduata ed il particolare tessuto agiscono come "linfodrenaggio" favorendo il modellamento del corpo e la perdita di peso.

Al momento i modelli disponibili sono quelli a bustino e quello a gilet che oltre allo snellimento del girovita garantisce inoltre un effetto "push-up".

Le taglie?
Praticamente tutte: dalla XS alla 2XL.

E l'effetto è anche sexy e un po' retro...

10.04.2011

theraP dispositivo PEMF per sollievo dal dolore

theraP di Homedics è un piccolo dispositivo che invia onde magnetiche pulsate: si applica sulla parte del corpo dolorante e le onde penetrano profondamente nei tessuti e nelle ossa.

Le onde PEMF utilizzate da theraP (Campi elettromagnetici Pulsanti) aumentano e stimolano la circolazione del sangue e e questo riduce di molto il tempo di rigenerazione cellulare: fino al 30% di riduzione del tempo di guarigione per infiammazioni e riduzione del dolore.

E' un trattamento indolore, non invasivo, che permette di limitare l'uso di antidolorifici, e che non ha particolari controindicazioni.
Il dispositivo è piccolo (4 cm) e discreto. Si può utilizzare fino a 10 ore consecutive, anche durante il sonno, ed è clinicamente testato.
  • Trattamento costante e prolungato (anche fino a 10 ore consecutive)
  • Diminuisce fino al 30% i tempi di guarigione e nello stesso tempo lenisce il dolore
  • Piccolo e discreto
  • Batteria di lunga durata (fino a 200 ore) e di facile sostituzione
  • Semplice da usare: nessun programma da impostare
  • si usa con apposito braccialetto o con adesivi ipoallergenici inclusi
  • Non ha effetti indesiderati
  • Trattamento indolore, anzi il primo effetto percepibile è proprio un immediato sollievo dal dolore.

E' indicato per:

Tendinite
Tunnel carpale
Artrite
Crampi
Contratture
Distorsioni
Stiramenti
Strappi
Gomito del tennista
Lesioni dei tessuti molli
Neuropatie

L’uso di theraP è sconsigliato sotto i 16 anni, in caso di gravidanza, ai portatori di peacemaker e cardiopatici.


La dieta del rientro

Le vacanze sono ormai un lontano ricordo? Se però durante il periodo vacanziero vi siete lasciate un po’ andare, potreste ancora trovarvi a fare i conti con una silhouette più appesantita.
Oppure, se se avete scelto ferie attive e dinamiche, viaggi avventurosi e sportivi, che hanno regalato silhouette più toniche e definite, non vorrete certo vanificare tutto questo.

Il regime alimentare perfetto, per accogliere l’autunno e l’inverno al meglio, per rimettersi in carreggiata dopo qualche stravizio di troppo o per non perdere la linea conquistata non è necessariamente sinonimo di privazioni e rinunce, anzi: è fondamentale scegliere un’alimentazione equilibrata e corretta, preferendo i cibi salutari, ricchi di sostanze nutritive, alleate delle difese immunitarie, messe a dura prova dalle ondate influenzali alle porte, come vitamine e sali minerali.

La dieta mediterranea è la scelta giusta: via libera alla pasta e al pane, senza eccessi, privilegiando le versioni integrali, più leggere e ricche di fibre, alla frutta e alla verdura di stagione, miniere di vitamine e sali minerali. Un frutto autunnale in particolare può essere utile per affrontare al meglio il cambio stagionale, l’uva rossa, che, grazie al contenuto di melatonina, è ottima per regolare il ritmo sonno-veglia.

Gli altri protagonisti indiscussi delle abitudini quotidiane del rientro dovrebbero essere l’acqua, almeno due litri ogni giorno, e l’attività fisica.
Attenzione a non saltare mai i pasti! Colazione, pranzo e cena, intervallati da due spuntini, preferibilmente a base di frutta, sono importanti.
Da limitare il consumo di alimenti decisamente pericolosi per la forma fisica, come i dolci e gli alcolici, vere bombe caloriche