11.30.2011

Capelli: prevenire i danni da cloro in piscina

L’estate è un ricordo, ma c’è chi nella stagione fredda ama tenersi in forma non in palestra, ma in piscina, complici i tanti benefici degli sport acquatici.
Però se nuoto e spinning in piscina sono veri alleati della linea e della salute, non lo sono dei capelli: le continue immersioni nelle vasche ricche di cloro rischiano di avere effetti collaterali spiacevoli sulla chioma, mettendone a dura prova salute, lucentezza e colore.

Il primo consiglio per chi ama nuotare in piscina è di utilizzare sempre una cuffia in materiale plastico, che protegge la capigliatura dall’aggressione del cloro. La protezione della cuffia è utile, ma non sufficiente, quindi, meglio sfruttare altri preziosi alleati della salute della chioma fuori dalla piscina.

Innanzitutto lo shampoo: dopo ogni bagno in piscina, è fondamentale detergere con attenzione i capelli, preferendo uno shampoo idratante e delicato, con il ph neutro, non troppo schiumogeno e molto idratante; ottimo il detergente a base di semi di lino, naturale, non aggressivo, dalle spiccate proprietà idratanti ed emollienti.

Il passo successivo dopo lo shampoo, per proteggere la chioma dalle insidie dell’acqua e del cloro è il balsamo, che dovrebbe essere ristrutturante, a base di proteine della seta e di collagene, validi alleati per ricostruire e rinforzare il fusto del capello, per prevenire doppie punte e fratture.

Oltre a shampoo e balsamo, una volta la settimana, i capelli meritano un’attenzione ulteriore, la maschera, che dovrebbe essere idratante e rinvigorente. Ottimi i preparati a base di olio di mandorle dolci, di borraggine e arancio dolce, nutrienti, ammorbidenti e illuminanti; da lasciare in posa sui capelli per circa 15-20 minuti e poi risciacquare con abbondante acqua fredda.

11.24.2011

Come accudire un bambino ammalato

Piccoli ammalati e mamme sull’orlo di una crisi di nervi?
Con l’abbassamento delle temperature e l’autunno che scivola a grandi passi verso l’inverno, questo è un “quadretto” casalingo piuttosto frequente.
Mamme ansiose e indaffarate, però, niente panico, per accudire al meglio il bimbo quando si ammala, basta seguire alcuni consigli utili. Oltre alle cure prescritte dal pediatra, è importante dare ai bimbi malati il massimo delle attenzioni possibili, senza soffocarli, e soprattutto intrattenerli, allontanando la noia e rendendo la loro convalescenza più sopportabile.

La scelta per occupare le giornate dei piccoli malati dovrebbe ricadere su giochi divertenti, ma non troppo “scatenati”, che li tengano occupati, ma che non li facciano stancare troppo. Via libera alla fantasia, con i puzzle fai da te: basta realizzare un disegno su un cartoncino, colorarlo e poi ritagliarlo a pezzetti irregolari, da sparpagliare e ricomporre. Ottimi anche tutti i giochi in scatola, le carte, i libri da colorare e quelli illustrati, da leggere insieme.

I giochi per intrattenerlo, le parole e le coccole giuste per rassicurarlo: il bambino, soprattutto quando è ammalato, è fragile e bisognoso di affetto.
Mamma e papà dovrebbero essere molto presenti, rispondere alle sue necessità, condividere con lui i momenti di gioco e rispondere ai suoi dubbi in merito alla malattia, senza spazientirsi o farlo sentire un peso. Da evitare anche l’eccessiva apprensione, perché il piccolo la percepisce e rischia di risentirne, agitandosi ulteriormente.

Ottimi alleati, infine, i pupazzi termici da riscaldare nel forno microonde o in quello tradizionale, che possono diventare teneri amici per il piccolo: durante le giornate trascorse a letto, sono simpatici compagni di giochi, che possono trasformarsi in una calda compagnia tutta da coccolare. Le loro imbottiture, in miglio naturale con una miscela di erbe aromatiche, assicurano infatti un’azione calmante e rilassante.

11.22.2011

Sauna: una sana abitudine per la stagione fredda

Con l'arrivo della stagione fredda si torna a gradire il caldo della sauna, una pratica che, se ben tollerata, agisce su più fronti:
  • ottima per dare una sferzata al nostro sistema immunitario
  • é un trattamento di bellezza per il corpo e per la pelle
  • aiuta combattere la svogliatezza e la depressione tipica stagionale.
Saune regolari con passaggi finali in doccia o bagno freddo, rafforzano le difese immunitarie per combattere batteri e virus influenzali, ed abituano il corpo al cambio di temperatura invernale per si prevengono così da raffreddamento.

E' essenziale praticare il cambio di temperatura per massimizzare gli effetti della sauna!
Chi preferisce calarsi nelle apposite vasche con acqua fredda, chi fa una doccia fredda, ma è consigliata anche una sosta all'aperto se la temperatura è sufficientemente bassa.
Il calore della sauna stimola l'apparato neurovegetativo: i vasi sanguigni si espandono, la muscolatura si rilassa; il successivo raffreddamento è una potente ginnastica per i vasi sanguigni e di riflesso sulla muscolatura.

La pratica della "ventilazione" è, per chi la sopporta, un'ulteriore piacere della sauna.
Viene versata una buona dose di acqua mista ad oli essenziali direttamente sui sassi refrattari e fatta circolare con un asciugamano ventilando l'aria: il liquido evapora velocemente e altrettanto velocemente aumenta l'umidità dell'aria, che blocca l'evaporazione del sudore sulla pelle. Questo dà una sensazione di calore ancora più intenso.

I massimi benefici si hanno suddividendo la sauna in tre fasi.
Una prima sauna di circa 8-15 minuti seguita da 15 minuti in ambiente fresco e altri 15 minuti di riposo. Questo ciclo si può ripetere 2-3 volte, ma ognuno deve trovare il proprio ritmo per non provare spossatezza.

La sauna è benefica per il fisico ma anche per la mente, sia perché il caldo stimola la produzione di endorfine (l'ormone della felicità), sia perché il caldo è una coccola preziosa nella stagione invernale fredda e buia (non a caso è regolarmente praticata nei paesi del Nord Europa).

La sauna è inoltre un trattamento di bellezza per la pelle: la ginnastica caldo/freddo ha effetto tensivo e detossinante!

E' bene ricordare che la sauna non è indicata per persone con infiammazioni, infezioni e con problemi cardiocircolatori e che in caso di dubbio è sempre bene interpellare il medico.

11.18.2011

Pulizia del viso: come farla a casa

La bellezza del viso passa anche attraverso una pulizia accurata e frequente. Oltre alla detersione quotidiana,
da non dimenticare mattina e sera, è fondamentale, dedicare, almeno una volta ogni 2-3 settimane un po’ di tempo e di attenzione in più alla cura della pelle del viso, con una pulizia approfondita, per favorire il rinnovamento cellulare. Ottimi i trattamenti proposti da estetiste e centri di bellezza, ma, per contenere i costi e aggiudicarsi gli stessi risultati, si può scegliere anche la pulizia del viso “fai da te”, da fare a casa seguendo alcune semplici regole.

La prima fase prevede una detersione accurata della pelle del viso, con un latte o gel detergente da spalmare con l’aiuto dei dischetti di cotone e poi da risciacquare con abbondante acqua. Per favorire la dilatazione dei pori e l’eliminazione di tossine e impurità, è necessario dedicare alcuni minuti (5-8 minuti) ai vapori e fare una "sauna viso" riempiendo una bacinella con acqua bollente e camomilla.

Per le più pigre molto utili allo scopo sono gli apparecchi per la sauna facciale attualmente in commercio, che assicurano una vaporizzazione sottile e delicata senza rischio di ustioni o di un calore eccessivo (che nuoce anche ai capillari più coriacei), con due livelli di intensità e di impostazione della temperatura e con possibilità di inserire olii essenziali, per regalare a tutti i tipi di cute il trattamento di bellezza perfetto.

Aperti i pori a dovere, si possono eliminare i punti neri, utilizzando una velina o un fazzoletto di carta, per schiacciarli senza irritare la pelle. Dopo aver deterso e risciacquato di nuovo il viso, si può passare al peeling, utilizzando i preparati disponibili in commercio o il sapone detergente per pelli sensibili arricchito da sale marino, meglio del mar morto.

Le ultime due fasi comprendono la maschera, da preferire a base di sostanze naturali, come argilla, limone, miele e mandorle, e da lasciare in posa 10-15 minuti, e la crema idratante da distribuire su tutto il viso.

Per dimezzare i tempi, assicurando comunque una pulizia profonda alla pelle del viso, si può optare per speciali “spazzole” che, sfruttando gli ultrasuoni, purificano la pelle in profondità, rimuovendo anche residui di trucco e inquinamento, ma in modo delicato.

11.17.2011

Curare i malanni di stagione con la fitoterapia e gli oli essenziali

Il freddo è ufficialmente arrivato e sembra non essere intenzionato a fare sconti, soprattutto in termini di malanni stagionali.
Con le basse temperature, si fanno largo anche i virus influenzali, responsabili dei fastidiosi disturbi respiratori, come mal di gola, tosse, raffreddore e febbre.
La natura offre una vasta gamma di preziosi alleati, utili soprattutto per rafforzare le difese immunitarie e prevenire la comparsa dei sintomi influenzali. Tra i rimedi più efficaci allo scopo ci sono quelli fitoterapici e gli oli essenziali.

Piante che nascondono sostanze dai poteri unici, dagli effetti simili a quelli dei farmaci: ecco cosa sono i rimedi della fitoterapia.
A questo gruppo di toccasana naturali, perfetti contro le malattie da raffreddamento, appartengono l’echinacea, immunostimolante, da somministrare a scopo preventivo sotto forma di tintura madre (20 gocce in 100 ml di acqua, una volta al giorno), la rosa canina, miniera di vitamina C e flavonoidi, alleati delle difese immunitarie, che può essere assunta al mattino, sotto forma di infuso (10 g di frutti in 200 ml di acqua bollente).

Ottima anche la propoli, risultato dalla consistenza resinosa della laboriosità delle api, che può vantare proprietà antinfiammatorie, decongestionanti e immunostimolanti: l’estratto alcolico (25 gocce in 50 ml di acqua) due volte al giorno prima dei pasti è l’ideale. Anche eleuterococco, avena sativa e damiana sono in grado di dare la spinta giusta al sistema immunitario, rinforzandone le difese; si consiglia di assumerle in tintura madre, 15-20 gocce, tre volte al giorno.

L’aromaterapia sfrutta le proprietà benefiche degli oli essenziali naturali, massimizzate, per esempio, grazie all’utilizzo degli appositi diffusori, come quelli più moderni, a ultrasuoni, che garantiscono una nebulizzazione continua e delicata. Tra i più indicati olii essenziali contro i malanni di stagione si sono l’olio essenziale di Abete bianco, che attiva il sistema immunitario, rafforza le difese delle vie aeree, la lavanda, l’eucalipto, il timo, il pino o il tea tree, dal potente effetto antibatterico, antinfiammatorio, lenitivo e decongestionante

11.16.2011

Tunnel carpale: cause, sintomi e cure

Sindrome del tunnel carpale, un termine sconosciuto per molti, che è sinonimo di fastidio e dolore in corrispondenza del polso e della mano.
E’ una malattia vera e propria, caratterizzata dalla compressione e dall’infiammazione del nervo mediano del polso, collocato all’interno di un canale, il “tunnel carpale”, che garantisce la sensibilità a tutte le dita della mano, tranne il mignolo.

Il disturbo può essere scatenato dall’aumento di volume delle guaine dei tendini, che scorrono attorno al nervo, come conseguenza di tendiniti o infiammazioni, o dalla riduzione del lume del tunnel carpale, legata, solitamente, alla presenza di altri disturbi come artrosi e diabete, pregresse fratture del polso o a cambiamenti ormonali.

Un disturbo davvero difficile da ignorare, che si manifesta con formicolii, sensazione di addormentamento della mano, dolori alle dita, sempre più frequenti. Se inizialmente, i fastidi sono più evidenti durante la notte e al risveglio, con il passare del tempo, si acuiscono e diventano più frequenti, fino a rendere difficoltosi anche i gesti più semplici, come afferrare un oggetto.

Le persone più colpite? Secondo i dati ufficiali, sono le donne, di età compresa fra i 35 e i 50 anni.
Vittime preferite della sindrome del tunnel carpale alcune categorie professionali: sono più a rischio i soggetti che svolgono lavori manuali che costringono a posizioni forzate e continue il polso, come la sarta, per esempio, ma anche chi utilizza spesso il computer.

Per contrastare efficacemente il problema, meglio puntare tutto sulla prevenzione e la tempestività. E’ importante non trascurare i primi fastidi, rivolgendosi al medico per una diagnosi precoce.
Oltre ai consigli utili per evitare che il disturbo peggiori, all’utilizzo di speciali tutori e alla somministrazione di farmaci antinfiammatori, è possibile anche ricorrere all’intervento chirurgico, che può essere praticato in regime di day hospital, in anestesia locale e che dura circa un quarto d’ora. Attraverso una piccola incisione sul polso, il chirurgo è in grado di aprire il tunnel carpale, liberando il nervo da eventuali compressioni.

11.15.2011

Cosmeceutici Rygenera: la scienza al servizio della bellezza

Il sogno di tutti è non invecchiare mai… è poter conservare la freschezza dei vent’anni, è guardarsi allo specchio senza osservare i fatidici segni del tempo che passa.
La tecnologia e la scienza al servizio della medicina estetica ci offrono oggi tante opportunità di aiuto.
Il ricorso al medico specialista ci consente il ringiovanimento con moltissimi trattamenti terapeutici: il laser, le infiltrazioni che riempiono le rughe, i peeling chimici, il plasma ricco di piastrine…ma non meno importante è il tempo di cura che tutti noi regaliamo alla nostra pelle quotidianamente, trattandola con prodotti adeguati.
Sicuramente una crema qualsiasi non basta: è necessario che la crema contenga sostanze che penetrino nella nostra cute e svolgano un’azione mirata, davvero efficace.
E’ per questo che nascono i COSMECEUTICI ossia prodotti che si collocano a metà strada tra cosmetici e farmaci.
I cosmeceutici quindi sono “dermatocosmetici turbo”, cioè dotati di caratteristiche così altamente funzionali, da richiedere il consiglio e la spiegazione di un professionista preparato nel settore dermatocosmetologico.
Dall’esigenza di potenziare al massimo l’efficacia dei prodotti cosmeceutici, nascono RYGENERA Day e RYGENERA Night, una nuova linea di creme e trattamenti domiciliari per chi desidera vedere davvero dei risultati tangibili sulla propria pelle.

RYGENERA propone una soluzione mirata per molti inestetismi e in particolare per le rughe e i cedimenti cutanei.

LINEA ANTIRUGHE giorno/notte intensiva
: contenente DMEA, un principio attivo che spopola nelle creme statunitensi e dell’America latina. Ha proprietà di biotonificazione energica della muscolatura sottocutanea del volto, con tangibile effetto lifting tensore.
Può essere applicata su viso (compreso il contorno occhi), collo e decolletè. Ha una gradevolissima profumazione naturale, è anallergica ed ottimamente tollerata anche dalle pelli più sensibili.

Rygenera nasce dalla collaborazione tra medico e laboratorio chimico-farmaceutico, è formulata secondo i piu’ antichi principi dell’arte galenica, quando il farmacista preparava la crema “su misura, personalizzata”, su precisa indicazione dello specialista.

Rygenera è uno strumento di bellezza che ama la pelle, se ne prende cura, e lo dimostra!

Dott.ssa Elena Guarneri
Medico Chirurgo

11.14.2011

Aumento di statura, un sogno che si realizza. Dalla spagna la prodigiosa tecnica non chirurgica che fa crescere in altezza.

La bassa statura può essere motivo di un potente complesso psicopatologico che rovina la qualità della vita; oppure un’esigenza dettata dalla richiesta di un’altezza particolare, per accedere ad un posto di lavoro, per partecipare ad un concorso.
Certo è che la bassa statura può condizionare pesantemente l’esistenza di uomini e donne.
Non è raro che soggetti di sesso maschile, intimoriti dal confronto con esponenti del sesso femminile più alte di loro, si ritirino dal corteggiamento, con atteggiamento rinunciatario indotto dal pensiero di essere “bassi” e quindi scarsamente attraenti o addirittura ridicoli.
Ci sono persone che si sottopongono ad interventi chirurgici ortopedici estremamente dolorosi e cruenti per crescere alcuni centimetri.
D’altronde fino a poco tempo fa non esistevano alternative: con le tecniche chirurgiche di Ilizarov e Albizzia si poteva ottenere l’allungamento degli arti inferiori. Nel primo caso, metodo con fissatori esterni, sezionando le ossa e provocando, attraverso una distrazione (allontanamento meccanico), una crescita di nuovo tessuto osseo, e conseguente allungamento progressivo (peraltro molto doloroso) anche degli altri tessuti (muscolo, cute, nervi, vasi). Nel secondo caso, invece si realizza l’incremento di crescita attraverso inserimento del chiodo intramidollare di Albizzia (barra metallica endossea).
Fortunatamente le scoperte scientifiche applicate alla medicina sono in perenne evoluzione e, dalla Spagna, è arrivata una tecnica di grande successo, ora praticata anche nel nostro paese, che consente l’incremento di statura rapido, senza atto chirurgico, in regime ambulatoriale e in assenza di dolore.
La procedura praticata solo da medici resi esperti da training di formazione specifica, viene eseguita dopo una valutazione della corretta indicazione, nonché visita accurata dei piedi del paziente. Il soggetto viene fatto sdraiare sul fianco, e in seguito ad efficace detersione e disinfezione della regione pedidia, si pratica una leggera anestesia locale nell’area dei talloni.
Poi si provvede all’inserimento di una micro-cannula sterile che permette la veicolazione sottocutanea di una gelatina compatibile al 100% con i tessuti corporei, e che si integra con essi, andando a costituire un rinforzo di spessore dei talloni e della pianta del piede. La metodica prevede normalmente due sedute, distanziate di un mese l’una dall’altra e permette di conquistare un aumento di altezza fino a 6 cm.

Ma l’incremento staturale non è l’unica applicazione della gelatina biocompatibile a livello dei piedi: di estrema utilità anche l’impiego della stessa nella regione metatarsale, per eliminare una dolorabilità intensa della pianta del piede (regione del metatarso), prima trattabile solo con intervento chirurgico. E, non trascurabile, anche la possibilità di correggere le modeste dismetrie degli arti inferiori (lunghezza diversa dei due arti).
L’entusiasmo dei medici ma anche dell’opinione pubblica sull’aumento di altezza non chirurgico è comunque più che giustificato: guadagnare centimetri di statura in pochi minuti oggi non è più un sogno impossibile ma una conquista facilmente raggiungibile, purchè supportata dalla conoscenza e dalla manualità dell’operatore.

Dott.ssa Elena Guarneri
Medico Chirurgo

11.10.2011

Depilazione viso: le soluzioni più delicate

I peli superflui entrano di diritto nella categoria “migliori nemici delle donne” e, quando scelgono il viso come “location”
l’antipatia e il fastidio non possono fare altro che aumentare. I bersagli preferiti sono la zona sopra le labbra, i cosiddetti baffetti, e il mento.

Niente panico, la situazione è facilmente risolvibile, in modo efficace, facile, veloce e delicato. E’ possibile scegliere una soluzione abbastanza duratura e che tiene alla larga gli ospiti indesiderati per circa tre settimane, un mese, cioè la ceretta, a caldo o a freddo; esistono in commercio anche strisce depilatorie per la ceretta già pronte e studiate per il viso, che si possono applicare anche da sole, a casa, senza rivolgersi all’estetista. Ma attenzione: con il tempo e i continui strappi si possono sviluppare macchie cutanee!

Soluzioni ancora più soft e assolutamente indolore sono la crema depilatoria (scegliere quella specifica per i peli del viso, da spalmare, lasciare in posa qualche minuto e da togliere con l’apposita spatola in dotazione) e la micordermoabrasione, metodo che non ha controindicazioni in caso di allergie o pelli sensibili.

Se i peli sono pochi, si contano sulle dita di una mano, la ceretta o la crema sono decisamente troppo, meglio optare per la pinzetta, che garantisce di “strappare” il problema almeno per un paio di settimane. No categorico al rasoio, che lascia l’ombra del pelo tranciato alla base, e agli epilatori elettrici, troppo aggressivi per la delicata epidermide del viso.

Ma perché non provare la luce pulsata e il laser?
E' una delle soluzioni più durature e si possono fare anche a casa, con le lampada specifiche, che permettono di trattare anche le aree delicate del volto permettendo, con il tempo, di diradare enormemente la crescita dei peli.

11.08.2011

Proteggere la pelle del viso dal freddo e dall’inquinamento

Freddo, pioggia, vento e inquinamento rischiano di mettere in serio pericolo la salute e la bellezza della pelle, soprattutto del viso,
la parte del corpo più esposta durante l’inverno, quando le temperature in “discesa libera” impongono sciarpe, cappotti, cuffie e guanti.
Questi fattori atmosferici, senza le precauzioni adeguate, possono aggredire la pelle, danneggiandone aspetto, elasticità, tono e luminosità. In particolare, il bersaglio preferito dell’attacco in questione è il film idrolipidico che naturalmente ricopre lo strato più superficiale del derma, come una vera e propria “barriera protettiva”.

Per nutrire a fondo la pelle e il suo film idrolipidico, rafforzandoli, sono fondamentali due mosse: la detersione e l’idratazione, da ripetere, entrambe, due volte il giorno, mattina e sera.
La pulizia accurata della pelle dovrebbe essere una buona abitudine per tutti, anche per chi non si trucca, necessaria per lavare via dalla pelle smog, impurità e tossine.

Il consiglio è di preferire prodotti delicati, come latte detergente e lozione tonica, da abbinare a un peeling esfoliante, una volta la settimana, utile per favorire il ricambio cellulare. Per assicurare alla pelle un nutrimento intenso e profondo, è meglio scegliere, durante i mesi più freddi, creme idratanti più strutturate, dalle proprietà emollienti e lenitive, che garantiscono il giusto livello di idratazione alla pelle del viso.

Anche il trucco merita qualche accorgimento per la sua versione “invernale”. Infatti, durante i mesi invernali è più adatto il fondotinta in crema, rispetto ai prodotti in polvere, che rischiano di seccare troppo la pelle del viso; per un sorriso a prova di grande freddo, meglio optare per lucidalabbra e rossetti idratanti, che garantiscono anche alle labbra il giusto nutrimento e protezione.

11.04.2011

Tosse: secca o grassa?

Non è un vero e proprio disturbo, una malattia, ma è piuttosto un sintomo: la tosse è un meccanismo messo in atto dall’organismo umano per difendersi
dall’aggressione di alcuni fattori esterni, come i batteri e i virus presenti nell’aria, il freddo e il fumo. Un sintomo, dai due possibili volti: può essere, infatti, grassa o secca.

La tosse grassa, definita anche “produttiva”, grazie alla sua caratteristica principale, la presenza del catarro, è legata, solitamente, alla presenza di un’infezione di tipo batterico, come la bronchite o la broncopolmonite, o virale. Nella prima eventualità il catarro è denso e colorato, mentre nel secondo caso assume colorazione biancastra.

Per dire addio alla tosse grassa, è importante bere molti liquidi, meglio se caldi e dolcificati con il miele, sostanza dall’azione fluidificante e idratante, fare quotidianamente gli aerosol e i suffumigi con soluzione fisiologica. Ottimi anche i farmaci mucolitici ed espettoranti, da assumere sotto forma di sciroppi o spray, che sciolgono il muco, facilitandone l’espulsione.

La tosse secca, non accompagnata da catarro, può essere di natura allergica oppure può essere la conseguenza di un processo infiammatorio a carico della gola, dei bronchi o di un raffreddore. I frequenti e fastidiosi colpi di tosse possono anche essere lo spiacevole risultato dell’inalazione di sostanze irritanti, come lo smog o il fumo, che sono in grado di provocare lesioni a carico delle mucose respiratorie, infiammando i recettori nervosi.

E’ importante, se una delle complici della comparsa della tosse è l’aria di casa troppo secca, umidificarla, in particolare di notte, utilizzando delle bacinelle d’acqua da posizionare sopra il termosifone, arieggiare bene gli ambienti, ventilando le stanze sia il mattino sia la sera. Per placare il fastidio della tosse secca, gli alleati migliori sono i farmaci sedativi.

11.03.2011

Unghie: la manicure di tendenza per l'inverno 2011/2012

Archiviata definitivamente la voglia di colori chiari, decisi e divertenti tipica dell’estate, è tempo di autunno, di sobrietà, ma, soprattutto, di cromie più calde e corpose, scure e chic.
La tendenza cromatica vale per il guardaroba, per le scarpe, gli accessori e l’abbigliamento, ma non solo.
Le vere “fashion victims” curano nei minimi dettagli anche il look delle proprie mani, scegliendo la manicure più in linea con le proposte della stagione invernale 2011-2012.

I veri must di questa stagione, come confermano le scelte delle principali maison francesi e italiane, le cui linee di smalti arricchiscono e impreziosiscono quella di vestiti e accessori, sono le proposte “liquid metal”, dalle tinte autunnali, scure e calde, con sfumature, che vanno dal verde intenso al bordeaux, fino al caramello.
Continua il trend degli smalti magnetici, lacche con particelle metalliche che permettono, semplicemente avvicinando una calamita all’unghia, di creare disegni unici.

Tornano, poi, a sorpresa gli smalti dai riflessi perlati, leggermente cangianti, che regalano giochi di luce imprevisti e sfumature brillanti, ma discrete. Non teme, invece, cali di popolarità e di consenso il più intramontabile degli smalti, quello rosso, proposto anche per questa stagione fredda in tutte le sue tonalità più accattivanti.

Oltre al colore, un consiglio di stile: la manicure 2011-2012 prevede unghie di lunghezza media, dai profili stondati, dalla forma leggermente a mandorla. D’obbligo le mani estremamente curate, ma mai eccessive, sia nelle lunghezze sia nelle decorazioni delle unghie, per un effetto chic e mai invadente.

11.02.2011

Impara a “leggere” le unghie per sapere come stai

Se le mani sono un biglietto da visita fondamentale, le unghie sono altrettanto rivelatrici:
come insegnano i medici tibetani che, visitando un paziente ne esaminano per prima cosa le unghie!
Sono queste lamine di sostanza cornea semitrasparente, che rivelano, se osservate nel modo giusto, molte informazioni sullo stato di salute di una persona.

Un’unghia normale, sana, ha un colorito roseo, una superficie liscia, levigata e rispecchia uno stato di salute dell’organismo altrettanto soddisfacente. Al contrario, se sull’unghia si fanno strada strane macchie, cambiamenti morfologici o cromatici, potrebbe esserci un disturbo a carico dell’organismo o abitudini di vita errate.

Comincia a controllare la forma:
- unghie convesse, dalla superficie è bombata, come un vetrino d’orologio: può indicare la presenza di disturbi dell’apparato respiratorio.
- unghie concave, con più avvallamenti orizzontali, le cosiddette “linee di Beau”, o uno centrale; se i solchi interessano solo un’unghia, può essere il risultato di un trauma a carico della matrice, altrimenti può evidenziare la mancanza di ferro nel sangue;
- unghie con depressioni a cupola: possono segnalare alcune malattie dell’epidermide, come la psoriasi, l’alopecia areata e le allergie da contatto;
- unghie con striature verticali: sono generalmente il naturale segno del tempo che passa, ma possono anche segnalare eczemi cronici.

Attenzione anche al colore:
- unghie con vistose sfumature giallognole diffuse, sia sulle unghie dei piedi sia su quelle della mani: potrebbero essere la spia di una malattia a carico dell’apparato respiratorio, come la pleurite, la bronchite o la sinusite cronica; è anche possibile, che l’ingiallimento sia, più banalmente, provocato dall’utilizzo di smalti scadenti e di colori molto accesi, direttamente sulle unghie, senza aver steso preventivamente uno strato protettivo di base incolore;
- unghie blu-violacee: se la cromia anomala interessa tutte le unghie, potrebbe essere il sintomo di problemi cardiocircolatori; la cattiva ossigenazione dei tessuti, legata alla difettosa circolazione del sangue, conferisce, infatti, una colorazione bluastra alle unghie;
- unghie macchiate. Le macchie possono essere il risultato di microtraumi subiti dalla matrice ungueale, ma non solo; se le chiazze sono chiare possono indicare la presenza di malattie dell’epidermide, come la dermatite allergica o la psoriasi, mentre se sono scure, è possibile che si tratti di nei benigni oppure, raramente, di melanomi;
- unghie bicolori o verdi. L’esistenza di spazi di colore bianco e di altri nero-marrone può essere la conseguenza dell’azione di un fungo (onicomicosi); anche la colorazione verde può indicare la presenza di un fungo, ma anche di un’infezione.