8.24.2011

Diabete di tipo 1: come godersi le vacanze anche con la malattia

Autocontrollarsi la glicemia, iniettarsi autonomamente l’insulina, controllare quello che si mangia, riconoscere i sintomi di una crisi ipoglicemica:
chi soffre di diabete di tipo 1, la forma insulino-dipendente, come tutti coloro che hanno a che fare con una malattia cronica, non può prendersi una vacanza dalle cure. Ma questo non significa dover rinunciare ai viaggi: oggi con un po’ di organizzazione si può andare dappertutto.

Il primo passo è informarsi sulla destinazione, verificando l’ospedale o il centro di diabetologia più vicino, di cui appuntarsi il numero per ogni evenienza. I compagni di viaggio devono essere informati sulla malattia, sui sintomi di un’eventuale crisi e su che cosa devono eventualmente fare per prestare soccorso.

In valigia, poi, occorre portare con sé i farmaci necessari a coprire tutto il periodo vacanziero (meglio se qualche giorno in più): oggi esistono in commercio borse termiche su misura per conservare l’insulina alla giusta temperatura. Non bisogna dimenticare di portare con sé la prescrizione medica per l’insulina, qualora ce ne fosse bisogno.

L’autoiniezione di insulina è oggi molto facilitata fuori casa grazie ai moderni iniettori del tutto simili a penne stilografiche, che possono agevolmente essere portati con sé senza problemi da chi li deve utilizzare. Tecnologia amica anche per quanto riguarda gli strumenti per il controllo della glicemia: ne esistono di tascabili e molto pratici, alimentati a pile.

A questo punto si può partire, ricordando che anche in vacanza è importante rispettare gli orari e la consistenza dei pasti, per non incorrere in crisi ipoglicemiche o in un rialzo eccessivo di glicemia. E buone vacanze!

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