8.01.2011

I rimedi alle punture d'insetto

E’ lunga la lista dei possibili ospiti “indesiderati” delle giornate e delle serate estive, che comprende le famose, quanto fastidiose, zanzare, ma anche api, vespe e calabroni.
Se l’animaletto estivo ronzante per eccellenza, la zanzara, colpisce, lasciando sulla pelle pomfi arrossati e pruriginosi, è possibile usare i prodotti specifici per alleviare il prurito, disponibili in varie formulazioni, stick, crema o gel, oppure affidarsi al vecchio rimedio della nonna, tamponando la puntura con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua fredda.

Quando i colpevoli della puntura sono api, vespe o calabroni, il dolore è decisamente più lancinante e pungente, la lesione provocata dall’incontro-scontro con il pungiglione di questi insetti è gonfia e arrossata. Per individuare con precisione il piccolo volatile responsabile, basta osservare la puntura: se è visibile un puntino nero, si tratta dell’ape, che ha lasciato il pungiglione, mentre se è il calabrone a colpire, oltre alla manifestazione cutanea, possono comparire anche altri sintomi generali, legati all’abbondante quota di veleno (non pericoloso) iniettato, come malessere, vomito, febbre e mal di testa.

Se api, vespe o calabroni pungono un soggetto allergico, con punture multiple, in zone del corpo considerate a rischio (per esempio, la bocca, dove una puntura può interferire con la funzione respiratoria) o se compaiono disturbi generalizzati importanti e persistenti, è necessario rivolgersi al pronto soccorso.

Negli altri casi, meno gravi, se la puntura è d’ape, con la mani pulite e l’aiuto di una pinzetta o di un ago (sterilizzati con una fiamma) si può togliere il pungiglione.
Contro gonfiori, fastidi e dolori, si possono applicare creme e gel specifici o la borsa del ghiaccio sulla puntura.
Ottime alleate, per attenuare gonfiori, arrossamenti, dolori e pruriti da puntura di insetti, creme a base di calendula e malva, dalle proprietà lenitive, antinfiammatorie e calmanti.
Efficace è la termoterapia da farsi con gli appositi dispositivi che riscaldano la puntura per rendere inefficace il veleno della puntura e lenire così il prurito accellerando la guarigione.

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