Sindrome del tunnel carpale, un termine sconosciuto per molti, che è sinonimo di fastidio e dolore in corrispondenza del polso e della mano.
E’ una malattia vera e propria, caratterizzata dalla compressione e dall’infiammazione del nervo mediano del polso, collocato all’interno di un canale, il “tunnel carpale”, che garantisce la sensibilità a tutte le dita della mano, tranne il mignolo.
Il disturbo può essere scatenato dall’aumento di volume delle guaine dei tendini, che scorrono attorno al nervo, come conseguenza di tendiniti o infiammazioni, o dalla riduzione del lume del tunnel carpale, legata, solitamente, alla presenza di altri disturbi come artrosi e diabete, pregresse fratture del polso o a cambiamenti ormonali.
Un disturbo davvero difficile da ignorare, che si manifesta con formicolii, sensazione di addormentamento della mano, dolori alle dita, sempre più frequenti. Se inizialmente, i fastidi sono più evidenti durante la notte e al risveglio, con il passare del tempo, si acuiscono e diventano più frequenti, fino a rendere difficoltosi anche i gesti più semplici, come afferrare un oggetto.
Le persone più colpite? Secondo i dati ufficiali, sono le donne, di età compresa fra i 35 e i 50 anni.
Vittime preferite della sindrome del tunnel carpale alcune categorie professionali: sono più a rischio i soggetti che svolgono lavori manuali che costringono a posizioni forzate e continue il polso, come la sarta, per esempio, ma anche chi utilizza spesso il computer.
Per contrastare efficacemente il problema, meglio puntare tutto sulla prevenzione e la tempestività. E’ importante non trascurare i primi fastidi, rivolgendosi al medico per una diagnosi precoce.
Oltre ai consigli utili per evitare che il disturbo peggiori, all’utilizzo di speciali tutori e alla somministrazione di farmaci antinfiammatori, è possibile anche ricorrere all’intervento chirurgico, che può essere praticato in regime di day hospital, in anestesia locale e che dura circa un quarto d’ora. Attraverso una piccola incisione sul polso, il chirurgo è in grado di aprire il tunnel carpale, liberando il nervo da eventuali compressioni.
Il disturbo può essere scatenato dall’aumento di volume delle guaine dei tendini, che scorrono attorno al nervo, come conseguenza di tendiniti o infiammazioni, o dalla riduzione del lume del tunnel carpale, legata, solitamente, alla presenza di altri disturbi come artrosi e diabete, pregresse fratture del polso o a cambiamenti ormonali.
Un disturbo davvero difficile da ignorare, che si manifesta con formicolii, sensazione di addormentamento della mano, dolori alle dita, sempre più frequenti. Se inizialmente, i fastidi sono più evidenti durante la notte e al risveglio, con il passare del tempo, si acuiscono e diventano più frequenti, fino a rendere difficoltosi anche i gesti più semplici, come afferrare un oggetto.
Le persone più colpite? Secondo i dati ufficiali, sono le donne, di età compresa fra i 35 e i 50 anni.
Vittime preferite della sindrome del tunnel carpale alcune categorie professionali: sono più a rischio i soggetti che svolgono lavori manuali che costringono a posizioni forzate e continue il polso, come la sarta, per esempio, ma anche chi utilizza spesso il computer.
Per contrastare efficacemente il problema, meglio puntare tutto sulla prevenzione e la tempestività. E’ importante non trascurare i primi fastidi, rivolgendosi al medico per una diagnosi precoce.
Oltre ai consigli utili per evitare che il disturbo peggiori, all’utilizzo di speciali tutori e alla somministrazione di farmaci antinfiammatori, è possibile anche ricorrere all’intervento chirurgico, che può essere praticato in regime di day hospital, in anestesia locale e che dura circa un quarto d’ora. Attraverso una piccola incisione sul polso, il chirurgo è in grado di aprire il tunnel carpale, liberando il nervo da eventuali compressioni.
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