4.07.2011

Allergie respiratorie: i principali sintomi


Allergie respiratorie: i principali sintomi

Ci siamo: la primavera, la stagione per eccellenza associata al fenomeno delle allergie, è arrivata con tutto quel bagaglio di sintomi decisamente fastidiosi. Due le più diffuse manifestazioni di allergia respiratoria: la rinite allergica e la pollinosi.
La rinite allergica è un’infiammazione della mucosa nasale causata appunto da una reazione allergica, che colpisce oltre sei milioni di Italiani.
Può essere causata da allergeni presenti tutto l’anno (si parla di rinite persistente), come polveri, peli ed epiteli di animali, acari oppure è determinata da pollini e spore fungine. In quest’ultimo caso (che riguarda circa il 50 per cento di questo genere di forme allergiche) si parla di pollinosi ed è tendenzialmente un fenomeno stagionale.

I sintomi sono facili da riconoscere. I più evidenti riguardano certamente le vie aeree, soprattutto naso e gola: solletico e prurito alla gola, accessi di starnuti l’uno consecutivo all’altro (i cosiddetti “starnuti a salve”), il naso prude, è tappato e cola abbondantemente (si parla di rinorrea acquosa).

A volte possono comparire anche crisi di asma, con tosse e mancanza di respiro. Si associano spesso anche disturbi agli occhi (tanto che si parla di oculorinite o rino-congiuntivite): prurito, lacrimazione abbondante, fotofobia (fastidio verso la luce), arrossamento e gonfiore. Questi ultimi sintomi sono molto frequenti nelle forme allergiche da polline.

Non possiamo, infine, non parlare dell’asma allergica, un’infiammazione cronica della mucosa delle vie aeree, che si associa ad un aumento della reattività dei bronchi che, entrando in contatto con allergeni (come pollini, polvere, spore o muffe, peli di animali, ma anche sostanze chimiche) si contraggono e ostacolano il passaggio dell’aria.

L’asma allergica può manifestarsi in modo molto diverso, anche con sintomi che potrebbero essere attribuiti ad altri problemi, come tosse, respiro sibilante, senso di costrizione al torace, fiato corto. Gli attacchi veri e propri compaiono spesso in modo improvviso, con una frequenza variabile, e si aggravano rapidamente fino alla comparsa della crisi asmatica vera e propria: i muscoli dei bronchi si restringono, ciò ostacola il passaggio dell’aria, quindi aumenta la frequenza respiratoria, per catturare quanta più aria possibile, di conseguenza il cuore batte più velocemente e la persona è presa da un senso di affanno e di mancanza d’aria.

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