7.20.2011

Massaggi abusivi in spiaggia? No grazie!

L'ordinanza che vieta i massaggi in spiaggia è in vigore già da alcuni anni, per decisione del ministero della Salute.
Ma il provvedimento – che vieta questa attività a qualsiasi titolo sulle spiagge, come luogo non adeguato - non ha in realtà bloccato del tutto il fenomeno. E anche questa estate, sulle coste italiane, si ripropone per i vacanzieri l'offerta di un massaggio rilassante e a poco prezzo. Allettante? Forse sì, ma di sicuro potenzialmente rischiosa.

Il contatto delle mani sulla pelle di diverse persone non favorisce la corretta igiene. La spiaggia non consente di avere a disposizione in ogni momento acqua e sapone.
E sotto il sole (o anche sotto l'ombrellone) si suda normalmente molto di più del solito. Questo significa che le mani del massaggiatore, involontariamente, possono essere veicolo di infezioni della pelle.
In spiaggia, con un'attività abusiva praticata in modo ambulante, non ci può essere vero controllo sui prodotti emollienti usati dai massaggiatori.
Oli profumati e pomate varie potrebbero scatenare una reazione allergica della pelle: a causa di eventuali sostanze irritanti contenute nel prodotto o magari a causa di un prodotto scaduto. Bisogna tener presente inoltre che in spiaggia la pelle si irrita più facilmente, perché è già sollecitata dal sole, dal mare e dalla sabbia.

Nel caso dei massaggiatori abusivi, la loro preparazione tecnica non è verificabile. E anche se si tratta soltanto di un massaggio rilassante e “leggero” - che non comporta particolari manipolazioni - un massaggiatore non preparato tecnicamente può, senza volerlo, provocare delle complicanze in caso di disturbi osteoarticolari, come un’ernia del disco. Le controindicazioni sono particolarmente serie per le persone anziane e per le donne in menopausa: chi soffre di fragilità ossea a causa dell'osteoporosi rischia di avere un serio danno, invece di un beneficio, da un massaggio “fai da te”.

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