5.16.2011

Allergie crociate: cosa sono e quali cibi evitare

Allergici ai pollini? Attenzione a quello che portate in tavola. Proprio così: chi soffre di pollinosi può sviluppare una reazione allergica anche ad alcuni alimenti: è questa quella che si chiama allergia crociata, causata dalla somiglianza tra i pollini
Per esempio, l’allergia al polline delle betullacee (betulla, ma anche ontano e nocciolo) predispone a quella a mela, pera, ciliegia, prugna, albicocca, pesca, noce, nocciola, finocchio, sedano, carota.
Mentre chi è allergico alle graminacee (come frumento, grano, segale, orzo, agrostide, erba canina) deve prestare particolare attenzione a frumento, pomodoro, kiwi, agrumi, melone, anguria, pesca, albicocca, prugna, mandorla.

Allergici alla parietaria? Fate attenzione a basilico, ortica, melone, ciliegia, gelso.

Infine, tra le combinazioni a rischio c’è anche quella tra allergia al polline di composita (assenzio, girasole, ambrosia, topinambur, camomilla, dente di leone, lappola e margherite) e alimenti quali cicoria, tarassaco, camomilla, banana, castagna, sedano, prezzemolo, carota, finocchio, pepe verde, olio di girasole, margarina, miele.

Conoscere il polline cui si è allergici, quindi, è il primo passo per sapere anche quali alimenti evitare per lo meno durante il periodo di fioritura delle piante.
Un’allergia crociata si manifesta con la cosiddetta sindrome orale allergica: prurito e gonfiore alle labbra, al palato e alla gola (con il gonfiore l’aria fatica a passare e quindi si può avvertire anche un senso di soffocamento) al momento del contatto dell'alimento con la bocca.

Questi sintomi sono più intensi se la reazione crociata si manifesta nel periodo culminante dei pollini (e spesso si associa, quindi, anche alla rinocongiuntivite tipica della pollinosi), ma possono di fatto presentarsi anche al di fuori della stagione dei pollini.

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